Crollo Firenze: trovata la quinta vittima, si trovava sotto 4 metri di detriti
Le telecamere di Italia 7 hanno mostrato il punto esatto dove è ceduta la trave
Quarto giorno di ricerche. Un puzzle da scomporre, a piccoli passi, ormai senza fretta. Sotto le macerie c'è il corpo della quinta vittima della tragedia al cantiere di via Mariti a Firenze dove sarebbe dovuto nascere il supermercato Esselunga.
AGGIORNAMENTO 22.20 - Trovato il corpo del 56enne di origini marocchine, Bouzekri Rachimi, si trovava sotto 4 metri di detriti in una zona più defilata rispetto al punto in cui sono stati rinvenuti gli altri corpi. Difficili, anzi difficilissime le operazioni dei tecnici.
Marisa Cesareo, comandante provinciale Vigili del fuoco Firenze:
I vigili del fuoco al piano zero
Continuano a scavare i vigili del fuoco nel cantiere di via Mariti, senza sosta da venerdì 16 febbraio 2024. Sui marciapiedi è un via vai di persone che lasciano un fiore o un bigliettino. Dopo oltre 96 ore i vigili del fuoco continuano senza sosta le operazioni di rimozione delle macerie. Dalle prime luci dell’alba sono riusciti a liberare un varco per accedere alla zona interessata, stanno operando anche alcuni mezzi meccanici.
"La morte non ha colore". E poi ancora: "Giustizia in terra, anche gli spiriti trarrebbe a piangere per l'abuso della parola e fossero morti a far da testimoni, riderebbero dell'equità in questo mondo. Lotteremo per voi".
Così i marciapiedi di via Mariti, via Ponte di Mezzo e via Giovanni Da Empoli sono diventati un cimitero di mazzi di fiori, di rabbia e di dolore. Una tragica pagina per la città di Firenze.
Ecco cosa ha fatto cedere la trave
Secondo le prime informazioni a cedere è una spalla di appoggio di una trave, che con il cedimento ha portato giù tutto il resto. Un effetto domino che ha fatto precipitare quattro piani in quello che ormai è il cantiere della morte in via Mariti a Firenze.
Saranno le indagini, le analisi di laboratorio e le perizie del caso a stabilire cosa sia successo, ma sembrerebbe - e il condizionale è d'obbligo - che fosse difettosa e che da lì a pochi giorni sarebbero intervenuti a sistemarla.
L’azienda che ha costruito la trave che ha innescato il crollo è la Rdb Italcostruzioni di Teramo, tra i leader nazionali nel campo dei prefabbricati. Nei giorni scorsi nell’azienda sono arrivati gli agenti della polizia postale, che hanno acquisito la documentazione relativa all’appalto. Non solo ma i giudici dovranno ascoltare anche le quattro ditte per ricostruire la catena di comando.
C’è poi il capitolo delle condizioni di lavoro, diventato centrale una volta scoperto che due degli operai coinvolti nel crollo non avevano permesso di soggiorno.
Per sciogliere tutti i nodi di questa triste storia si dovrà ancora attendere. Intanto si continua a scavare tra le macerie.
Il video del crollo della trave visto da lato