Dipendenti Montblanc occupano le luminarie di via Tornabuoni per protesta: in supporto anche ex Gkn

Ottenuto il diritto alla settimana lavorativa di 40 ore, l'appalto Montblanc va verso la chiusura scatenando la rabbia dei dipendenti

Firenze

Pubblicato: 18 Dicembre 2023 10:29

Aggiornato: 18 Dicembre 2023 10:41

I lavoratori in appalto Montblanc sono tornati a protestare nella giornata di ieri, domenica 17 dicembre 2023, a pochi giorni dal presidio di venerdì 15 dicembre. Stavolta a supportarli in via Tornabuoni a Firenze presenti anche i dipendenti dell'ex Gkn di Campi Bisenzio. I presenti hanno occupato le luminarie situate davanti al punto vendita. (Foto copertina: pagina Facebook SI Cobas Prato e Firenze).

La protesta dei lavoratori Montblanc

Tutto è nato quando i lavoratori dello stabilimento "Z Production" di via Gattinella a Campi Bisenzio, appalto Montblanc, hanno deciso di scioperare per ottenere il diritto alla settimana lavorativa di 40 ore, dopo anni di grande sfruttamento.

La holding finanziaria, a obiettivo dei dipendenti compiuto, ha deciso di chiudere l'appalto per gli evidenti costi aumentati. Una scelta che ovviamente non è andata giù ai lavoratori - ora tutti a rischio licenziamento - e al sindacato Si Cobas anche perché Montblanc avrebbe chiuso il bilancio del 2022 con oltre due miliardi di attivo.

Il supporto di studenti ed ex Gkn

La protesta si è svolta, come riportato da Ansa, di fronte al negozio del noto marchio dove è stato piazzato dallo stesso un grande pacco fatto con le luminarie. L'addobbo di Natale è stato riempito da tende e striscioni sui quali campeggiavano scritte eloquenti come: "No sfruttamento", "Montblanc vergogna", "No justice, no shopping", "Non siamo usa e getta" e così via.

A sostenere i lavoratori Montblanc in appalto, presenti alcuni studenti - che nei giorni scorsi hanno occupato il liceo Machiavelli Capponi - e anche alcuni operai ex Gkn di Campi Bisenzio. La Qf, ora in liquidazione, chiuderà i battenti il 31 dicembre prossimo e l'invito anche in questo caso è quello di partecipare alla grande protesta prevista per l'ultimo dell'anno, quando i licenziamenti diventeranno definitivi.