Caso Kata, spunta la sensitiva e i legali lasciano l'incarico
Gli avvocati Sharon Matteoni e Filippo Zanasi e l'ex comandante dei ris: "E' venuto meno il rapporto di fiducia"
"Sono venute meno le condizioni che possano assicurare un benché minimo rapporto fiduciario". Scaricano con queste parole i legali Sharon Matteoni e Filippo Zanasi che fino ad ora avevano assistito i genitori di Kataleya, la bambina scomparsa il 10 giugno scorso. A mettersi di mezzo nelle indagini ci sarebbe anche una sedicente sensitiva, che ha complicato ulteriormente il lavoro dei legali.
Lascia il proprio mandato anche l'ex comandante dei Ris Luciano Garofano. "sia per la diffidenza dei genitori, che hanno da sempre manifestato e continuano a manifestare nei confronti degli inquirenti sia per l’emersione di ipotesi ricostruttive dei fatti pervenute, appunto dalla sedicente sensitiva peruviana". Piste e suggerimenti però che non hanno trovato alcun riscontro.
Intanto proseguono le indagini degli inquirenti. Il prossimo 10 dicembre saranno dieci mesi dalla scomparsa di Kataleya, la bambina di cinque anni di cui si sono perse le tracce lo scorso giugno all'ex hotel Astor.
Il comunicato degli avvocati
"Gli avvocati Sharon Matteoni e Filippo Zanasi, unitamente al generale Luciano Garofano, con il presente comunicato stampa rappresentano di aver assunto la decisione di rinunciare congiuntamente all’assistenza legale e tecnico scientifica finora garantita a Chicllo Romero Miguel Angel e Alvarez Vasquez Carmina Catherine, genitori della piccola Kataleia, scomparsa misteriosamente dall’ex hotel Astor di Firenze il 10-6-2023.
Sono infatti venute meno le condizioni che possano assicurare un benché minimo rapporto fiduciario con i nostri assistiti, sia per la diffidenza che costoro hanno da sempre manifestato e continuano a manifestare nei confronti degli inquirenti, cui va invece riconosciuto il merito di aver svolto un enorme lavoro investigativo e di ampia e costante disponibilità nei riguardi della coppia, quanto per l’emersione di ipotesi ricostruttive dei fatti pervenute direttamente ai nostri assistiti, puntualmente rappresentate agli inquirenti, frutto dei suggerimenti di una sedicente sensitiva peruviana, le quali tuttavia non hanno trovato alcun fondamento pur a seguito di autonome indagini difensive che ne smentiscono la sussistenza e che gli scriventi non intendono condividere, né promuovere a tutela della loro onorabilità e professionalità.
Riteniamo infine corretto mostrare la nostra gratitudine nei confronti dell’ avvocato Claudio Falleti e di tutto il suo staff, della psicologa dott.ssa Silvia Pratali e della dott.ssa Adriana Lerga per il prezioso apporto collaborativo che costoro, ciascuno per la propria specifica competenza professionale, ha messo a nostra disposizione nel corso di questa indagine".
Gli unici indagati al momento sono gli zii, che nei giorni scorsi sono stati sentiti dai pm.
Resta comunque un'indagine complicatissima, che adesso - semmai ce ne fosse bisogno - con la rinuncia dei legali si complica ancora di più. Resta la speranza che questa storia non sia una di quelle storie dove non c'è mai una fine.