Strage di Piazza Dalmazia, danneggiata dai vandali la targa per Samb Modou e Diop Mor
"Condanniamo questo gesto contro la loro memoria che è assolutamente inaccettabile”, ha tuonato l'assessora Giuliani
È stata danneggiata dai vandali, ai giardini di via Maragliano a Firenze a loro intitolati nell’ottobre 2021, la targa che ricorda Samb Modou e Diop Mor, i due senegalesi morti per mano di Gianluca Casseri il 13 dicembre del 2011. (Foto in copertina della targa ancora integra).
La strage di Piazza Dalmazia
La strage di Piazza Dalmazia a Firenze, così fu soprannominata, accadde il 13 dicembre 2011 quando due senegalesi, Samb Modou, 40 anni, e Diop Mor, 54 anni, furono uccisi da Gianluca Casseri, un estremista di destra sostenitore e attivista di CasaPound che si suicidò mentre le forze dell'ordine gli davano la caccia.
Casseri sparò in direzione di un gruppo di uomini senegalesi, uccidendo Samb Modou, nato il 17 maggio 1971, e Diop Mor, nato il 2 marzo 1957. Un'altra persona, Moustapha Dieng, 37 anni, si salvò rimanendo però gravemente ferito alla schiena e alla gola, e da quel momento costretto su una sedia a rotelle.
Dopo l'azione omicida, l'assassino fuggì a bordo della sua auto. Casseri venne localizzato attorno le 15.00, dopo l'allarme lanciato da due agenti della questura che, durante la pausa pranzo, avevano udito degli spari nelle vicinanze del Mercato Centrale di San Lorenzo. Casseri procedette con la sua missione omicida sparando anche a Sougou Mor, 32 anni, ferendolo gravemente, e a Cheikh Mbengue, 42 anni, che riuscì a salvarsi. Casseri fu trovato poi nel parcheggio del Mercato Centrale.
Le parole dell'assessora Giuliani
"I tecnici della Sas, la Società servizi alla strada, sono già intervenuti - ha spiegato l'assessora alla toponomastica e alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani - tornerà al suo posto prima della cerimonia di commemorazione".
"La strage di piazza Dalmazia è una ferita profonda nel cuore della città di Firenze - ha aggiunto l'assessora Giuliani - e non permetteremo ai vandali di cancellare la memoria e di impedirci di lottare contro ogni forma di razzismo. Condanniamo questo gesto contro la loro memoria che è assolutamente inaccettabile”.