Aveva provato a fuggire ai carabinieri salendo su un treno in corsa, arrestato clandestino a Castelfiroentino
Il nigeriano doveva scontare una pena in carcere per reati legati alla detenzione e allo spaccio di stupefacenti
Aveva provato a fuggire ai carabinieri salendo su un treno in partenza. Non ci è riuscito. I militari, che lo avevano notato durante un controllo alla stazione ferroviaria di Castelfiorentino, lo hanno fermato e, dopo una serie di accertamenti con fotosegnalamento che ha hanno confermato l'identità, lo hanno arrestato. Il nigeriano di 32 anni, senza fissa dimora, era irregolare sul territorio italiano e su di lui gravava un ordine di carcerazione emesso dalla procura della Repubblica del tribunale di Firenze. E' così stato trasferito al carcere di Sollicciano dove sconterà la pena di 1 anno e 4 mesi per violazione alla normativa di stupefacenti.
Furto aggravato
Sempre a Castelfiorentino, i carabinieri della locale Stazione hanno deferito, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica del Tribunale di Firenze un 27enne marocchino per furto aggravato, invasione di terreni o edifici ed ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. Lo hanno scoperto alla luce di un controllo in un appartamento al momento disabitato, dove aveva anche manomesso il contatore dell’energia elettrica, staccato a suo tempo dai proprietari dell’immobile, collegandolo in maniera fraudolenta alla rete pubblica. La posizione del giovane è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria che ne valuterà le responsabilità o meno nel corso del successivo processo.
Certaldo
I militari della stazione di Certaldo hanno arrestato un 41enne libico, in Italia senza fissa dimora, richiedente protezione internazionale, destinatario di un ordine per la carcerazione emesso il 12 settembre scorso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Firenze – Ufficio esecuzioni penali. L’uomo, più volte controllato e deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze per numerose intemperanze di cui si è reso protagonista in Certaldo, Castelfiorentino ed Empoli, è stato tradotto presso la casa circondariale di Firenze “Sollicciano”, dovendo scontare una pena detentiva di mesi otto per resistenza a Pubblico Ufficiale.