Schmidt, il nome giusto per il sorpasso del centrodestra? Lui non smentisce
Piace molto a Fratelli d'Italia che vorrebbe proporlo come candidato a Palazzo Vecchio, ancora nessuna notizia dall'entourage del direttore degli Uffizi
Se il nome di Batistuta era sembrato poco più che goliardia, quello del direttore degli Uffizi Eike Schmidt come candidato a sindaco per l’intero centrodestra unito, stuzzica. E non poco. Qui parliamo di un personaggio di rilievo internazionale nell’ambito della cultura e dell’arte, protagonista della vita fiorentina, in particolare del mondo degli Uffizi che significa però molto per la città, al di là del valore effettivo e profondo nelle radici della città, del museo. Anche Forbes ha notato la sua capacità di rendere l'arte uno strumento di crescita anche economica, definendo Schmidt "l'uomo che ridisegna gli Uffizi per il turismo del futuro".
Infatti, dalle notizie che circolano in quella che viene chiamata “la Firenze informata”, il nome dello storico dell’arte non solo piace, ma pare entusiasmi anche i vertici nazionali di Fratelli d’Italia, il partito che vorrebbe proporlo, oggi al timone dell’intera area di centro destra.
Le notizie si rincorrono e sappiamo che, in questa fase, a nove mesi dalle elezioni amministrative in cui si dovrà scegliere il nome del nuovi contendenti alla guida di una delle città più importanti d’Italia, con valenza internazionale, tutto può sembrare valido e tutto, il giorno dopo, può essere smentito.
Schmidt non conferma, ma non smentisce
Ma Schmidt che dice? Al momento nel suoi entourage si è deciso di mantenere la linea del silenzio. Senza esporsi, ma anche senza smentire. E’ certo che sarebbe un colpo davvero a sorpresa dell’area politica storicamente a inseguire visto che il Capoluogo toscano, fino a oggi, è sempre stato amministrato dal centrosinistra.
Il profilo, per poter tentare lo storico sorpasso pare giusto, lo spessore anche. Schmidt, tedesco originario di Friburgo agli Uffizi a Firenze dal 2015, gode di una grande popolarità e negli anni si è distinto per elevate capacità di comunicazione e attenzione anche al coinvolgimento delle nuove generazioni. Un unico dubbio: i fiorentini accetterebbero di buon grado un candidato alla figura di primo cittadino con origini che non hanno legami con Firenze? Nella terra dei campanili c'è da chiederselo.
La chiamata del British
Per ora possiamo chiamarli rumors del rumoroso ambiente politico fiorentino di fine estate in preparazione della grande corsa verso Palazzo Vecchio, anche perché al direttore degli Uffizi potrebbero arrivare anche nuove (e importanti) proposte professionali che lo allontanerebbero da Firenze. Una di queste potrebbe essere il British Museum di Londra, dove pare abbiano fatto sapere di aver bisogno di Schmidt.
Tante sono a oggi le possiblità, poche sono le certezze. Di sicuro a Firenze il clima elezioni è iniziato.