Pistoia, anziana uccisa: il figlio confessa. "L'ho uccisa io"
Non c'è alcun motivo particolare ha riferito l'avvocato di Patrizio Ruscio
"Ho ucciso mia madre". Lo ha confessato Patrizio Ruscio, 60 anni, ragionieri, figli di Ottavina Maestripieri. Da subito le indagini si erano rivolti verso di lui, quando la 90enne era stata trovata morta giovedì 1 giugno 2023, nell'appartamento di via Monteverdi a Pistoia.
Era stato lo stesso Ruscio a chiamare le forze dell'ordine.
"Il nostro assistito ha risposto a tutte le domande - ha spiegato l'avvocato Stefani al quotidiano La Nazione -, ha detto tutto quello che è accaduto, quindi ha confessato questo delitto, assumendosi la responsabilità del gesto. Non vi sono altri soggetti coinvolti - ha aggiunto il legale -, non ha spiegato il motivo, perché motivi non ce n'erano. Sicuramente è il clima di esasperazione che ha vissuto negli ultimi mesi e negli ultimi anni, che l'ha portato nel corso della discussione a compiere questo gesto".
Tutto sarebbe nato dopo una discussione. Ottavina aveva segni e lividi sul corpo, sarebbe stata selvaggiamente picchiata prima e poi soffocata sul suo letto . Ma lei, quella piccola e minuta donna, ha cercato di difendersi, di sopravvivere, arrivando a graffiare il suo aggressore e il materiale genetico è in effetti stato trovato sotto le sue unghie.
L'ha uccisa per soldi. "Non ho i soldi per pagarti l'affitto". Da questa frase, come ha riferito Ruscio agli inqurenti, ne sarebbe nata una discussione. Lui per cercare di soffocare le urla della madre, le ha tappato la bocca. Lei ha cercato di diffendersi, gli ha strappato i cappelli. Lui, il figlio, ha allentato la mano solo quando ha visto che la donna non combatteva più.
Si è reso conto solo in quel momento che la madre non respirava più. Così ha tentato di rianimarla, inutilmente. Poi la chiamata al 118 dove ha riferito che la madre era morta per un'aggressione e che Ruscio l'ha trovata inerme sul letto.
Chi era Ottavina
Ottavina Maestripieri da sempre viveva in via Monteverdi e proprio sotto casa aveva la storica caffetteria. Proprio qui, nel quartiere tra la Coop e viale Macallè aveva tenuto, per molti anni, un ampio negozio di bomboniere e confetteria.
Una nota commerciante, dunque, insieme al marito Mario, con una morte che adesso è avvolta nel mistero. La donna è stata trovata senza vita nel proprio appartamento giovedì primo giugno 2023. Per la precisione alle 7.30.
Chi l’aveva vista anche recentemente racconta che, nonostante l’età avanzata, era ancora indipendente e in buono stato di salute. Quello di domani, invece, sarà un giorno decisivo per dare una svolta anche alle indagini.