Silvio Berlusconi e quel rapporto di amore e odio con la Toscana

E' morto all'età di 86 anni Silvio Berlusconi e quello con la Toscana è sempre stato un legame, per così dire conflittuale. Dal punto di vista politico, certo.

Troppo rosso il Granducato per i gusti berlusconiani. Tanto che arrivò a dire che bisognava "Destoscanizzare l'Italia". Non uno slogan coniato ad hoc, come spiegò  lui stesso, ma una battuta. Un po' quel modo di comunicare, che arrivava dritto e che faceva di qualsiasi sua frase una notizia.

Dalle inchieste fino ai legami con i personaggi politici toscani

A Firenze poi è stato indagato per sospetti di collusione con la mafia. Poche anche le sue uscite in Toscana. Due soprattutto quelle politiche: quando a Firenze sostenne la candidatura di Giovanni Galli nel 2009. Un anno dopo, invece, 2010, ritornò per Monica Faenzi, allora candidata alla presidenza della Regione Toscana.

Sono sempre toscani alcuni dei volti che hanno tracciato insieme a Berlusconi le sorti Forza Italia, come Dennis Verdini, Debora Bergamini.

La figura di Berlusconi, al di là di come la si pensi, ha indubbiamente segnato le sorti della politica italiana, ma anche di quella della comunicazione politica. Il leader azzurro, però, della Toscana amava anche i paesaggi tanto da spingerlo a voler comprare una tenuta in quel di Montalcino, in provincia di Siena.

Tanti i messaggi di cordiglio in queste ore

Sono un fiume di parole i leader toscani, con molti messaggi di cordoglio. Da sinistra a destra. Tra tutti quello di Massimo Mallegni, ex senatore di Forza Italia e ed ex coordinatore toscano del partito.

"Oggi perdo un amico, un padre, una guida - dice l'ex senatre -  In tutti questi anni, dal settembre 1993, mi hai innanzitutto permesso di pensare e dire sempre ciò che avevo in mente. Mi hai permesso di occuparmi attivamente di politica e diventare un dirigente nazionale del nostro Movimento politico.

Con il tuo sostegno mi hai permesso di guidare per molti anni la mia città e nel 2018 il grande onore di rappresentare la mia gente in Senato. Non dimenticherò mai le nostre lunghe chiacchierate, le tue telefonate agli orari più incredibili sempre con la tua gentilezza e rispetto. Oggi ci lasci e per me è un grande vuoto, sei stato un punto di riferimento e sempre lo sarai".

Il patron della Fiorentina Rocco Commisso:

"Sono vicino alla famiglia Berlusconi per la loro perdita. Silvio Berlusconi, leader politico e istituzionale, è stato un punto di riferimento e un modello vincente per lo sport italiano e per l'imprenditoria nazionale e internazionale". Così, il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso ha voluto esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi: "Da parte mia, della mia famiglia e di tutta la Fiorentina le più sentite condoglianze per il grave lutto".

Il messaggio di Matteo Renzi, che con Berlusconi fu il protagonista del cosiddetto «patto del Nazareno» nel 2014

"Silvio Berlusconi ha fatto la storia in questo Paese - scrive Renzi -  Tanti lo hanno amato, tanti lo hanno odiato: tutti oggi devono riconoscere che il suo impatto sulla vita politica ma anche economica, sportiva, televisiva è stato senza precedenti. Oggi l’Italia piange insieme alla famiglia, ai suoi cari, alle sue aziende, al suo partito. A tutti quelli che gli hanno voluto bene il mio abbraccio più affettuoso e più sincero.

In queste ore porto con me i ricordi dei nostri incontri, dei tanti consigli, dei nostri accordi, dei nostri scontri. Ma soprattutto di una telefonata in cui Silvio, non il Presidente, mi ha fatto scendere una lacrima parlando della mamma. Ci mancherai Pres, che la terra ti sia lieve".

Le parole del sindaco di Firenze, Dario Nardella:

"E' stato un indubbio protagonista della storia politica italiana. La sua scomparsa non può lasciare nessuno indifferente, anche chi, come me, si è trovato su posizioni politiche distanti. Alla famiglia e a tutta la comunità di Forza Italia le mie sincere condoglianze".