caporalato

Braccianti sfruttati nelle campagne livornesi e pisane: venivano pagati dai caporali 5 euro all'ora

Sono stati denunciati due fratelli di origine pakistana

Braccianti sfruttati nelle campagne livornesi e pisane: venivano pagati dai caporali 5 euro all'ora
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Usati, sfruttati, monitorati a vista e minacciati. E' l'immagine a cui si sono trovati i carabinieri nelle campagne di Livorno e Pisa.

I protagonisti, loro malgrado, alcuni operai pakistani costretti a lavorare sette giorni su sette, per cinque euro all'ora, con turni che sfioravano le dieci ore al giorno. Impiegati a nero nella raccolta di ortaggi e frutta. Senza alcun tipo di contratto.

I caporali erano i loro connazionali

Adesso, due fratelli di 50 e 45 anni, sono indagati per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, ovvero di caporalato, nell'ambito di un'inchiesta della squadra mobile di Livorno che ha portato anche al loro arresto, del più grande l'anno scorso, del più giovane recentemente.

La misura di custodia cautelare ai domiciliari era stata emessa dal gip nel gennaio 2022: il 50enne era stato subito rintracciato, il 45enne, che era tornato in Pakistan, è stato arrestato giorni fa all'aeroporto di Pisa, al rientro in Italia.

Erano costantemente minacciati

Per l'accusa, i due fratelli avrebbero approfittato dello stato di necessità e di inferiorità psicologica in cui i braccianti si trovavano, minacciandoli altrimenti di lasciarli senza lavoro e senza alloggi, per i quali pretendevano da ogni connazionale 150 euro, decurtandoli dalla paga mensile.

Solo ieri il caso nel pratese

L'inchiesta pratese "Alt caporalato 2" sono nel mese di maggio 2023 ha individuato ed identificato, complessivamente, circa 25 lavoratori extracomunitari privi di permesso di soggiorno. Circa 40 persone sono state deferite in stato di libertà, di cui 21 imprenditori. A carico di ben 17 aziende, è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale.

Tra questi una donna di origini cinesi sfruttava i propri connazionali con turni massacranti per solo 3.50 euro all'ora. Non solo, ma erano sempre spiati dalle telecamere, sorvegliato dall'imprenditrice. 

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