Signa

Stamani il ricordo dell’eccidio dei 13 martiri di San Piero a Ponti

San Piero a Ponti fu teatro dell'eccidio di tredici cittadini, avvenuto il 13 agosto 1944 per opera dei soldati tedeschi.

Stamani il ricordo dell’eccidio dei 13 martiri di San Piero a Ponti
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Stamani il ricordo dell’eccidio dei 13 martiri di San Piero a Ponti

Si è tenuta stamani alle 10 la cerimonia di commemorazione dell’eccidio di via XIII Martiri a San Piero a Ponti, alla presenza di Giampiero Fossi, Sindaco di Signa, Riccardo Nucciotti, assessore a Campi Bisenzio e Matteo Gorini, assessore di Lastra a Signa.
Presenti, con il labaro, le sezioni Anpi della Piana, Massimo Campigli, presidente del consiglio comunale di Signa, i consiglieri comunali Marcello Quaresima, Matteo Mannelli e Gianni Vinattieri, l’assessora Chiara Giorgetti ed il coordinatore di Fratelli d’Italia di Signa Marco Colzi. 

Le dichiarazioni 

“Proprio qui - ha ricordato il sindaco Fossi - sono  avvenuti crimini efferati, con 13 nostri cittadini assassinati dalle truppe nazifasciste, oggi come ieri a Sant’Anna di Stazzema, c’è sopratutto da riflettere e pregare per queste vite spezzate, per questa situazione di orrore, che dobbiamo fare in modo che non si ripeta.

La storia è maestra di vita, ma noi siamo troppo spesso dei cattivi studenti e spesso non impariamo quegli insegnamenti che dovrebbero portarci tutti verso quei valori per cui,  78 anni fa, l’Italia è riuscita a dare il meglio di sè, unendosi e lavorando tutti insieme per la ricostruzione del paese. 

Per ognuno di questi morti ci sono tante lacrime, dolore e sofferenza. Occorre riflettere richiamando i grandi valori della nostra Repubblica che si sono formati in questi anni così difficili”.

L’assessore Nucciotti, nel ringraziare i Carabinieri ed i cittadini presenti ha ricordato come il genere umano continui a dar vita alle guerre in tutto il mondo non imparando mai dalla storia. 

“Noi di Lastra a Signa - ha poi aggiunto l’assessore Gorini - siamo un’unica comunità con Signa,  ci teniamo per questo  ad essere presenti ogni anno, per non dimenticare e ricordare le vite di questi 13 martiri. 

Siamo qui per ricordare quel dolore e imparare come non ricadere più in quelle situazioni”.

La vicenda storica

San Piero a Ponti fu teatro dell'eccidio di tredici cittadini, avvenuto il 13 agosto 1944 per opera dei soldati tedeschi.
Nella mattina dell'11 agosto 1944 due soldati tedeschi percorrevano su un sidecar la strada statale 66 in direzione Poggio a Caiano, dove dovevano consegnare alcuni documenti al locale comando. Giunti sul ponte sul Bisenzio di San Piero, i soldati non si accorsero che il ponte era crollato e caddero nel greto del fiume. Subito soccorsi dalla gente del luogo, non riportarono gravi ferite ed il comando tedesco ebbe la cura di transennare gli accessi del ponte e di collocare alcuni cartelli di avviso.

La notte seguente, qualcuno decise di compiere un atto di sabotaggio a danno degli occupanti e rimosse le transenne ed i cartelli che avvertivano del pericolo. La mattina del 12, una camionetta tedesca imboccò la rampa di accesso al ponte e cadde nel greto: stavolta le conseguenze per i passeggeri furono drammatiche, dato che un soldato perse la vita, uno fu ridotto in condizioni disperate e due riportarono ferite abbastanza serie.

Il comando tedesco della zona, vista l'incontestabile natura del sabotaggio, decise di effettuare una rappresaglia, ordinando la fucilazione di venti ostaggi tra i cittadini della zona. 

La caccia per le strade di San Piero riuscì però a scovare "solo" sedici uomini ma uno di loro, il dodicenne Ivano Bonacchi, venne rimandato a casa forse per la giovanissima età. Mentre i tedeschi stavano portando i quindici al luogo della fucilazione, due di loro poterono salvarsi: il primo, Ugo Rastrelli (16 anni) fu fatto scappare via da un soldato alsaziano a cui aveva chiesto mercé in francese; il secondo, il diciannovenne Nilo Benesperi, tentò il tutto per tutto saltando con la forza della disperazione un muro di cinta, facendo poi perdere le proprie tracce nei campi tra le fucilate dei tedeschi.

I nomi dei fucilati

  • Dino Calzolari, 67 anni, di San Piero a Ponti
  • Ovidio Gaetano Campani, 62 anni, di San Piero a Ponti
  • Narciso Checchi, 61 anni, di San Mauro a Signa
  • Dino Giuseppe Fiaschi, invalido di 43 anni, di San Piero a Ponti
  • Mario Manetti, 63 anni, di San Cresci
  • Giuseppe Maoggi, 63 anni, di San Mauro a Signa
  • Arturo Masi, 60 anni, di San Piero a Ponti
  • Ademaro Paoletti, 69 anni, di San Piero a Ponti
  • Amedeo Papini, 64 anni, di San Cresci
  • Gaetano Parri, 52 anni, di San Donnino
  • Cornelio Pugi, 52 anni, di San Mauro a Signa
  • Pietro Signorini, 67 anni, di San Martino di Campi Bisenzio
  • Amerigo Testi, 54 anni, di San Mauro a Signa

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