Siccità: Coldiretti Toscana scrive alla Regione, attivare irrigazione soccorso per salvare raccolti
L'appello all'assessora Saccardi.
Siccità: Coldiretti Toscana scrive alla Regione, attivare irrigazione soccorso per salvare raccolti
Coldiretti Toscana ha chiesto al Vice Presidente ed assessore all’agroalimentare della Regione Toscana, Stefania Saccardi di attivare la procedura per l’assegnazione del carburante supplementare ad aliquota ridotta di accisa per l’irrigazione di soccorso utilizzata dalle aziende agricole per salvare i raccolti. Si tratta di una procedura prevista dalla normativa di settore secondo cui possono essere assegnate alle aziende agricole fino a 450 litri di gasolio agevolato in più per ettaro per le coltivazioni di tabacco e pomodoro da industria e 200 litri per ettaro per le altre colture irrigue.
Il ricorso all'irrigazione
“Il ricorso all’irrigazione di soccorso indispensabile per salvare le coltivazioni dall’emergenza siccità comporta un ulteriore aumento dei costi per le aziende agricole già strozzate da mesi dai rincari energetici e delle speculazioni su materie prima e mezzi tecnici. La possibilità di acquistare un quantitativo aggiuntivo di gasolio agricolo ad aliquota agevolata rappresenta in questa fase un elemento concreto ed immediato di sostegno al settore. – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana – Lo stravolgimento climatico con i fiumi in secca, precipitazioni assenti e caldo record, pone le aziende agricole di fronte alla scelta di quale produzione aiutare attraverso l’irrigazione laddove è possibile metterla in atto e quale invece abbandonare perdendo investimenti e raccolti. Nella migliore delle ipotesi perderemo il 30% della produzione agricola regionale”.
I danni alle coltivazioni
Nel frattempo Coldiretti Toscana ricorda alle aziende di segnalare sul sito di Artea eventuali danni alle coltivazioni causate dalla siccità ed attende una presa di posizione del governo regionale per evitare un ulteriore peggioramento della crisi idrica con conseguenze sulle imprese e sulle famiglie. “Gli effetti dei cambiamenti climatici impongono una forte accelerazione sulla realizzazione di queste strutture e da parte delle aziende nel mettere in atto tutte le misure per un’agricoltura sempre più intelligente nel consumo mirato delle risorse idriche. Serve una legge speciale sul modello del Ponte Morandi di Genova per accelerare gli iter e dotare la regione ed il paese delle infrastrutture necessarie per affrontare i cambiamenti climatici. – prosegue Filippi – E’ necessario inoltre prevedere uno stanziamento di risorse finanziarie adeguate per indennizzare le imprese agricole per i danni subiti e definire le priorità di uso dell’acqua disponibile, dando precedenza al settore agricolo per garantire la disponibilità di cibo, in un momento in cui il paese ha bisogno di tutto il suo potenziale produttivo nazionale”.