Nuova aggressione al pronto soccorso: due operatrici insultate, minacciate ed aggredite a Montepulciano
"Fenomeno in crescita che ha tutte le caratteristiche dell’emergenza. Servono interventi concreti e servono subito", ha tuonato la CGIL
Risale a martedì scorso - 29 ottobre 2024 - l'aggressione subita da due operatrici sanitarie al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Nottola, a Montepulciano. Le due donne sono state insultate, minacciate ed aggredite fisicamente dall’accompagnatore di un paziente.
Un grave episodio che segue un’altra aggressione fisica accaduta qualche mese fa sempre al Pronto Soccorso di Nottola, dove a farne le spese fu un altro operatore colpito da un utente. Tra questi due episodi ci sono stati altri casi, troppo numerosi, di insulti e vere e proprie violenze verbali. Un fenomeno quello delle aggressioni al personale sanitario che è pericolosamente in crescita come dimostrano altri episodi di violenza accaduti in Toscana recentemente.
La CGIL si appella all'ASL
"Non si tratta di casi isolati da gestire come fatalità: quello delle aggressioni è un fenomeno in crescita che ha tutte le caratteristiche dell’emergenza. Servono interventi concreti e servono subito. Non possiamo tollerare che si attenda la tragedia prima di intervenire", ha tuonato la CGIl che con un comunicato ha anche dato notizia di quanto avvenuto a Montepulciano. "Su segnalazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza della FP CGIL il Pronto Soccorso di Nottola, insieme a quello dell’Ospedale di Campostaggia, a Poggibonsi, è stato recentemente oggetto di interventi tecnici volti al miglioramento delle condizioni di sicurezza. Evidentemente non bastano".
"Serve personale di vigilanza, tempi rapidi di intervento delle forze dell’ordine, la puntuale presa in carico dei casi di aggressione da parte dell’USL Toscana Sud Est, mettere i punti sensibili del Pronto Soccorso in sicurezza sia da un punto di vista strumentale che di un consono numero di operatori. Ai lavoratori coinvolti e al personale sanitario e socio sanitario che tutti i giorni sono in prima linea per garantire a tutti noi una sanità pubblica ed universale, nonostante il sotto finanziamento del sistema e compensi non adeguati al rischio che corrono e alle responsabilità, va la solidarietà ed il ringraziamento della FP CGIL. Quale sindacato maggiormente rappresentativo del personale della sanità in provincia di Siena abbiamo già chiesto all’Azienda di mettere in campo tutte le possibili soluzioni tecniche ed organizzative per migliorare la prevenzione, il contrasto e la repressione delle aggressioni nei confronti dei lavoratori della sanità".
I recenti casi di aggressione
Per trovare il più recente caso di aggressioni in un pronto soccorso basta - purtroppo - tornare a sabato 2 novembre 2024. Appena due giorni fa infatti, all'ospedale di Pisa, un 32enne, in stato di alterazione psicofisica a causa dell'assunzione di alcol e sostanze stupefacenti, ha aggredito le guardie giurate in servizio. Al fine di sottrarsi ad un controllo, l'uomo ha opposto resistenza sferrando anche un calcio ad un agente. Dopo gli accertamenti di rito in caserma il 32enne era pronto per essere riaccompagnato in ospedale quando ha danneggiato con un calcio un computer dell'ufficio. L'uomo è stato così arrestato e poi rimesso subito in libertà.
Solitamente però ad andarci di mezzo sono proprio gli operatori sanitari. È così accaduto a Grosseto appena una settimana fa, dove un 38enne ha aggredito con calci e pugni uno psichiatra. Sabato 26 ottobre, intorno alle 2 del mattino, il paziente ha dato in escandescenza durante i controlli preliminari prendendo a calci e pugni lo specialista, per poi scappare. Il medico, soccorso immediatamente, ha riportato 7 giorni di prognosi.