La storia

Il sogno, la caduta, la rinascita: la pistoiese Letizia Toni è la protagonista di "Sei nell'anima" il biopic su Gianna Nannini

Il 2 dicembre 2017 un gravissimo incidente poteva interrompere il sogno della recitazione inseguito fin da bambina: "Non ho mai smesso di crederci, il dolore mi ha insegnato a non abbattermi""

Il sogno, la caduta, la rinascita: la pistoiese Letizia Toni è la protagonista di "Sei nell'anima" il biopic su Gianna Nannini
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Sono giorni che non si parla d’altro, d’altronde il lancio di Netflix è stato una bomba e ha fatto scorpacciate di reazioni sulla rete: il 2 maggio sulla piattaforma di streaming americana sarà disponibile il biopic “Sei nell’anima” che racconterà la vita di Gianna Nannini, girato in parte a Siena. Non poteva che intitolarsi così. 

Il teaser è una serie di frame acchiappa emozioni in cui emerge in tutta la sua intrigante bellezza l’attrice protagonista del film firmato da Cinzia TH Torrini. Si chiama Letizia Toni, ha 31 anni ed è toscanissima di Pistoia. Nel video che Netflix ha diffuso per la promozione c’è un momento in cui la giovane Gianna Nannini, di fronte a una telecamera, probabilmente per un casting, alla domanda “Dove ti vedi tra dieci anni”, lei risponde: “A cantare”. 

Il sogno della recitazione 

Letizia Toni, anche fuori dai panni dell’iconica rocker senese, avrebbe riposto in modo molto simile. Sarebbero cambiate alcune parole, ma i sogni, quelli lassù, apparentemente lontani, sarebbero stati gli stessi. “A recitare”, cosi avrebbe ribattuto al provinante, perché quella bambina di Pistoia, cresciuta nella periferia del Bottegone, in mezzo al verde degli sterminati vivai, sapeva che da grande avrebbe fatto l’attrice. Questo aveva raccontato anche in una recente intervista pubblicata sul settimanale Il Giornale di Pistoia:

“Avevo 14 anni quando ho pensato per la prima volta che avrei voluto fare l’attrice. Sembrava solo un sogno lontano e impossibile, ma appena ho potuto mi sono iscritta alla scuola di cinema Immagina  di Firenze e ho iniziato un percorso che mi ha ancora più convinta che quella sarebbe stata la mia strada. C’era da sacrificarsi perché il giorno lavoravo al garden della mia famiglia e tutte le sere dovevo percorrere la strada da Pistoia a Firenze per le lezioni, ma era ciò che volevo”.

L’incidente

C’è stato però un momento in cui tutto sarebbe potuto svanire. Letizia infatti, la sera del 2 dicembre 2017, era rimasta coinvolta in un bruttissimo incidente stradale che poteva addirittura costarle la vita.

“Dovevo andare a cena con amici e mi sono messa sulla strada. C’era nebbia, così tanta che non si vedeva quasi niente. A un certo punto ho abbagliato perché mi pareva di avvicinarmi a qualcosa che non identificavo bene. Era un’auto parcheggiata, l’ho presa su un fianco e la mia Smart si è ribaltata. È stato tremendo perché il braccio sinistro è rimasto incastrato tra l’asfalto e la lamiera dell’auto. Non si è staccato per miracolo. Con l’altro braccio sono riuscita ad annaspare e a telefonare al 118 per farmi soccorrere. Dopodiché ho chiamato mio padre e ho atteso che venissero a togliermi dalla macchina che era diventata una trappola mortale".

Le conseguenze erano state molto gravi. 

“Sono stata ricoverata un mese all’ospedale di Careggi e, nel periodo immediatamente successivo, mi sono sottoposta a quindici interventi chirurgici di ricostruzione del braccio. È stata davvero dura. Devo ringraziare in primis la mia famiglia, gli amici e anche tutto il gruppo della scuola di recitazione, che non mi hanno mai abbandonata. Mi sono sentita amata. Ma anche nei momenti peggiori non ho mai pensato di abbondare la recitazione. Appena ho potuto ho ripreso con la scuola. Mi hanno sempre coinvolta ed è stato molto importante, mi ha tenuta viva. Quel dolore così forte e il faticosissimo percorso di riabilitazione mi hanno insegnato a non abbattermi mai”. 

La rinascita.

Più forte di prima e con maggiore determinazione Letizia Toni ha proseguito la strada verso il suo sogno. Sono ricominciati i lavori e le parti in progetti interessanti: i film “Il Grande Boccia” di Karena di Porto; “Re Minore” di Giuseppe Ferlito; spot nazionale per Cantine Ruffino e soprattutto il ruolo di Chiara Turati nella serie Rai “L’Allieva”. Fino a diventare la protagonista di “Sei nell’anima”, il primo film che racconta la vita di Gianna Nannini. Un ruolo molto importante che corona il percorso della giovane attrice pistoiese che dovrà trasmettere tutta la personalità, la genialità e appunto l’anima di una delle icone della storia della musica italiana. 

“Sei nell’anima”

Sei nell'anima, tratto dall'autobiografia Cazzi Miei, pubblicata dalla stessa Gianna Nannini nel 2016, che parte dall’infanzia fino alla consacrazione e passando per quella svolta che, secondo molti, trancia di netto in due parti la vita di Gianna, ossia l’anno 1983. Il film, che vede nel cast anche Selene Caramazza, Maurizio Lombardi, Stefano Rossi Giordani e Andrea Delogu nei panni di una giovane Mara Maionchi, si pone l'obiettivo di accompagnare il pubblico dentro la vita e la mente creativa di Gianna, una donna riuscita a plasmare le sue emozioni con la poesia e la musica attraverso la ricerca di uno stile unico e inimitabile. Il film è scritto da Cinzia TH Torrini e Cosimo Calamine insieme a Donatella Diamanti e la stessa Gianna Nannini.

Andrea Spadoni

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