Ritorna il Monteferrato Festival
L'iniziativa è giunta alla sua terza edizione
Ritorna anche quest'anno il Monteferrato Festival: dal 12 al 21 luglio una ricca programmazione animerà la Cava di Marmo verde di Figline di Prato e alcuni siti naturali e cave minori dislocate nell'area naturale protetta del Monteferrato con musica elettronica, danza partecipativa, "teatro escursione", dialoghi ed esperienze al sorgere del sole e notturne.
L'iniziativa, che quest'anno giunge alla sua 3a edizione, è nata da un'idea del Collettivo Ferro26 subito dopo la pandemia in un Paese dove l'arte dal vivo non ha mai riscosso un grandissimo successo. Tra mistero, follia e sogno, una scommessa che all'inizio sembrava un'utopia si è presto rivelata vincente grazie all'originalità della proposta artistica, trovando la sua via in una dimensione poetica e divenendo oggi una realtà del tessuto culturale e sociale pratese.
Un festival culturale che mette insieme arti performative, cultura e paesaggio, senza mai perdere di vista il rapporto tra natura e opera, con spettacoli che non si limitano ad un'offerta serale, ma che coprono anche tutto l'arco della giornata in luoghi pressoché sconosciuti a molti pratesi: sulla montagna sono stati costruiti infatti degli spazi che saranno il palcoscenico di tutte e dieci le giornate e che vedranno anche a livello di collaborazioni artistiche e tecnico-logistiche un forte legame con il territorio.
"Un progetto che chiaramente trova interesse da parte del Comune su tanti aspetti - ha dichiarato l'assessore all'Urbanistica e Ambiente Valerio Barberis -. In primis l'aspetto culturale perché il festival unisce artisti locali e nazionali, valorizzando in tal modo delle realtà territoriali molto importanti, e al contempo il collegamento con il tema ambientale e questo è molto importante perché avere questi eventi in un contesto naturale ci rimette in pace con noi stessi".
"Una mano che ritrova la forza con un'opera d'arte in mano che è quella di Emanuele Becheri – ha affermato Valentina Banci del Collettivo Ferro26 -. È questa l'immagine presente sulla locandina realizzata per l'occasione, che testimonia la necessità dell'uomo di ritornare a parlare con quella parte di sé dimenticata, quella onirica, più misteriosa e che solo attraverso lo spettacolo dal vivo può essere realizzata. Non c'è un'altra forma d'arte che abbia questa forza di traghettare verso la parte più utopica dell'essere umano e i progetti del Monteferrato Festival vanno quindi in questa direzione, in qualunque modo essi siano declinati".
"Una delle caratteristiche più belle di questo festival è che ha una valenza non solo regionale, ma anche nazionale, considerando anche il luogo così particolare in cui è realizzato, le cave di marmo verde, dalla grande importanza naturale e storica - ha aggiunto la capo gabinetto della Regione Toscana Cristina Manetti -. L'anno scorso il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha partecipato all'apertura del festival e ne è rimasto talmente colpito e affascinato che la Regione ha deciso anche quest'anno di sostenere l'iniziativa, unica nel suo genere per l'atmosfera e il coinvolgimento artistico e culturale che sa creare".
"Questa è una manifestazione davvero fuori dall'ordinario – ha concluso la consigliera regionale Ilaria Bugetti -. Fare entrare un festival nei finanziamenti regionali non è semplice, a maggior ragione se tutta la programmazione è già stata fatta, ma in questo caso meritava assolutamente e di questo ringrazio il presidente Giani".