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Antonio Caprarica e Gianluigi Nuzzi tagliano il nastro de "Gli Incontri del Principe"

Antonio Caprarica e Gianluigi Nuzzi tagliano il nastro de "Gli Incontri del Principe"
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A Viareggio al via il ciclo di appuntamenti che si terrà per tutta l’estate, a luglio e agosto, al Grand Hotel Principe di Piemonte. Ospiti i protagonisti dell’attualità politica italiana, di governo e opposizioni, e le massime cariche dello Stato

Antonio Caprarica e Gianluigi Nuzzi tagliano il nastro de "Gli Incontri del Principe"

Gli appuntamenti con i giornalisti Antonio Caprarica e Gianluigi Nuzzi inaugurano il ciclo "Gli Incontri del Principe" condotti da Stefano Zurlo, inviato de “Il Giornale”, al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, nelle giornate rispettivamente di sabato 8 e domenica 9 luglio, dalle ore 21.15 (ingresso gratuito). Nella città toscana inizia il dibattito sui temi più caldi della politica, dell'economia e della cultura, con i ministri e le più alte cariche dello Stato, con gli esperti e i protagonisti - di governo e opposizioni - che segnano il presente dell’attualità.

Nell’incontro con Caprarica, scrittore e saggista, volto noto della televisione, quindici anni popolarissimo corrispondente della Rai da Londra, al centro del dibattito il mondo inquieto della Royal family partendo proprio dal libro “Carlo III. Il destino della corona” edito da Sperling & Kupfer uscito proprio quest’anno uscito in occasione dell’incoronazione di Carlo III e della consorte Camilla. Mentre con Gianluigi Nuzzi, noto autore e conduttore televisivo italiano, si andrà ad indagare i più profondi misteri italiani e è più recenti fatti di cronaca, dalla strage di Viareggio fino alla scomparsa della piccola Kata.

La rassegna è organizzata in collaborazione con Manila Alfano, autrice del libro "Cent'anni da Principe" (Forma ed.) che celebra i cento anni del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio: un racconto polifonico e partecipe, che ripercorre la storia dell’hotel a partire dai fasti della Belle Époque, attraverso il Novecento e fino ai giorni nostri.

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