Il progetto

Sfuma l’ipotesi di realizzare lo stadio a Campi? I timori dei tifosi: «Mettiamoci l’anima in pace, non c’è la volontà politica»

Riqualificazione del Franchi di Firenze con le risorse del Recovery Fund

Sfuma l’ipotesi di realizzare lo stadio a Campi? I timori dei tifosi: «Mettiamoci l’anima in pace, non c’è la volontà politica»
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Che ne sarà dello Stadio della Fiorentina a Campi Bisenzio? Oramai da tempo il tema non è solo uscito dai radar della stampa locale ma l’idea appare sempre più archiviata in favore della riqualificazione dello Stadio Artemio Franchi nel quartiere di Campo di Marte. Il sindaco Dario Nardella ne è convinto: anche in questi giorni ha avuto un lungo colloquio con il presidente della Regione ed ha  affrontato il tema del Recovery Fund. Per l’area fiorentina è stato confermato l’impegno su cinque priorità: la nuova linea della Tramvia Firenze-Sesto ed il collegamento Careggi-Meyer, il metrotram Firenze-Prato, il people mover stazione Santa Maria Novella - stazione Foster per un sistema integrato delle sue stazioni, la realizzazione di sedi espositivi per consentire il progetto degli Uffizi diffusi e, appunto, il restauro del nuovo stadio Franchi. Al momento il patron della Fiorentina continua a rimanere in silenzio. Tra i tifosi della Viola, che da sempre sognano un nuovo stadio all’avanguardia, oramai, dilaga il pessimismo. «Mettiamoci l’anima in pace – ha scritto Renzo Sartini – sul fatto di avere un nuovo stadio. Le dichiarazioni del ministro Franceschini, di usare i fondi del Recovery Fund per la ristrutturazione del Franchi, la dicono lunga sulle intenzioni della politica fiorentina. Uno stadio che anche con la ristrutturazione resterà comunque vecchio e scomodo, anche a lavori finiti. Si preferisce spendere soldi pubblici anziché vedere nascere un progetto privato. La Fiorentina purtroppo dovrà adeguarsi davanti al “O il Franchi o niente”, insomma nessun sviluppo della società ed il solito caro pedaggio salato da pagare al Comune». «Usare fondi pubblici per l'assurda impresa di rendere moderno un "monumento nazionale" – ha ribattuto Stefano – è uno scandalo che dovrebbe finire suo tavolo della Commissione Europea.  Al Franchi bastava un semplice intervento per far sì che non crollasse e per avere un impianto moderno si dovevano preferire  l'iniziativa ed i soldi dei privati». Se si dovesse perseguire l’idea di ristrutturare il Franchi, l’impianto dovrà essere adeguato agli standard Uefa, prevedere la copertura e avvicinare le curve mentre nel resto del quartiere dovrà essere creata la cittadella dello sport, con un  parcheggio interrato da 5 mila posti. Ma la maggioranza dei tifosi continua ad esprimersi in modo contrario: «W’ una vergogna spendere 90 milioni del Recovery Fund per rabberciare lo stadio di Firenze – ha commentato Roberto – quando c'è un privato che lo vuole fare uno nuovo, investendo oltre 300 milioni di euro». L’unica speranza per vedere  realizzato lo stadio a Campi  pare appesa alla diffidenza ed alla freddezza della società Viola. Per convincerla il sindaco Nardella sta garantendo passaggi certi e  diecimila metri quadrati dedicati al commerciale (più altri quindicimila all’esterno). Dopo i grandi momenti di entusiasmo, l’ipotesi dello stadio a Campi appare appesa al filo della speranza. Quella che i tifosi stanno iniziando a perdere dopo le “seducenti” promesse dell’amministrazione fiorentina.

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