Qualche sbaglio c'è stato

La Fiorentina brinda in Coppa, ma troppi brividi contro il Parma

Ora la rivincita con l'Inter? I Viola ci credono e puntano in alto

La Fiorentina brinda in Coppa, ma troppi brividi contro il Parma
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La Coppa Italia è un obiettivo sensibile per la stagione della Fiorentina. Gli abbracci a fine partita dei giocatori, i balzi sfrenati di Christensen dopo i rigori falliti da Man e Camara testimoniano che alla squadra andare avanti nella competizione interessava eccome. Eppure l'approccio alla partita contro il Parma di mercoledì è stato completamente sbagliato.

Il primo tempo chiuso sotto di due gol poteva costare carissimo alla squadra di Italiano. Anche perché i ducali hanno avuto la possibilità di andare al riposo anche con uno scarto maggiore.

Il portiere danese – che ora si candida come alternativa credibile a Terracciano – ha tenuto a galla i suoi altrimenti si sarebbe palesata un'eliminazione clamorosa. Visto che lo scorso anno i viola sono arrivati fino alla finale, uscire al primo turno contro una squadra di categoria inferiore non sarebbe stato davvero il massimo. Oltre alla freddezza glaciale dal dischetto dei vari Sottil (nei tempi regolamentari), Biraghi, Kouamè, Milenkovic e Beltran, per una volta bisogna ringraziare allora 'Mbaia Nzola.

Sembrava l'ennesima partita sbagliata

Dopo pochi minuti l'angolano ha fallito un gol clamoroso, sembrava dentro l'ennesima partita sbagliata di un anno orribile. Invece, come per incanto, quando Italiano ha scelto di giocare con le due punte, è diventato importantissimo. Con i lanci da dietro e meno gioco orizzontale, la sua protezione della palla estremamente funzionale alla squadra. E poi ha trovato un gran gol. E' solo il secondo della stagione.

Sono pochi, d'accordo. Ma anche questo di pregevole fattura. E con un peso specifico sicuramente maggiore rispetto allo scavino che aveva dato ai viola il 3-0 sul Cagliari.

"Quella girata è nelle sue corde", ha detto Italiano che lo conosce meglio di tutti. Deve essere così, nella speranza che l'angolano ora trovi anche continuità. Se il tecnico decidesse di cambiare modulo Nzola diventerebbe essenziale. Ma anche così può ritagliarsi i suoi spazi.

Magari proprio nelle coppe. Perché dopo la partita di Roma dove i viola rischiano di pagare dazio ai 120 minuti giocati mercoledì sera, la prossima settimana torna la Conference. E poi, a gennaio, anche la Coppa Italia. Forse di nuovo contro l'Inter, se i nerazzurri elimineranno il Bologna. Potrebbe essere la rivincita della finale dello scorso 25 maggio, quando i viola persero dimostrando però di potersela giocare alla pari.

Massimiliano Mugnaini

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