Il "Viola Park" parla anche pratese. A realizzarlo un'azienda della città laniera
L’imprenditore Giovanni Nigro racconta l’opera realizzata in tempi record: “Abbiamo superato ogni forma di burocrazia, gestendo un cantiere che ha visto punte di 400 operai al lavoro"
Uno dei centri sportivi più innovativi d’Italia e d’Europa che si estende per 26 ettari a Bagno a Ripoli, comprendendo 12 campi da calcio, due stadi con tribune, più di dieci padiglioni, piscina, un lago, sale riunioni, ristoranti, bar, centro medico, uffici, centro benessere, ambulatori, e viabilità interna per oltre 40.000 metri quadri. Un’opera da oltre cento milioni di euro, con finiture di pregio, realizzata con materiali sostenibili, pensata per ospitare tutta l’attività della Fiorentina: dalla prima squadra al settore giovanile, passando per il calcio in rosa.
In cantiere 300 operai ogni mese
Tutto questo è il Viola Park, il centro sportivo della Fiorentina inaugurato ieri pomeriggio, 11 ottobre 2023, alla presenza delle istituzioni politiche e calcistiche toscane, italiane ed europee. Un taglio del nastro che ha visto come protagonista anche un’azienda pratese, la Nigro Costruzioni, che si è occupata a 360 gradi della realizzazione del maxi impianto sportivo: dalla posa della prima pietra fino all’inaugurazione. Un centro realizzato a tempi da record: sono bastati infatti solo poco più di due anni per costruire una delle opere più importanti della storia recente dell’Italia calcistica.
Un cantiere che nel corso dei due anni di lavori ha visto impiegati circa 300 operai al mese, toccando anche punte di 400 persone operative.
“Quella del Viola Park è stata una sfida stimolante e impegnativa – dice il titolare della Nigro Costruzioni, Giovanni Nigro -. Oggi, finalmente, possiamo però anche dire che è stata una sfida vinta. In questi due anni abbiamo lavorato tutti assieme a testa bassa, pensando solo a risolvere ogni necessità tecnica che potesse insorgere. Adesso, invece, possiamo alzare la testa e goderci il panorama: un’opera spettacolare.
Un impianto di respiro europeo e internazionale, dove si riuniscono generi e generazioni come ama spesso ricordare la Fiorentina, visto che qui giocheranno prima squadra, calcio femminile e settore giovanile. Al Viola Park il giovane talento si ritroverà a pranzo col campione di serie A. Un meccanismo unico, dove si crea davvero la sensazione di famiglia. Voglio inoltre ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’impianto: abbiamo scelto quasi tutte maestranze locali, dando lavoro al territorio. Una sinergia che si è rivelata vincente”.
Nigro nel raccontare la propria soddisfazione per l’inaugurazione del centro sportivo, ripercorre anche gli ultimi due anni di lavori. Un periodo caratterizzato da molteplici scossoni all’interno del settore dell’edilizia.
Ma non sono mancate le difficoltà
“Abbiamo affrontato una pandemia, una guerra, il caro materie prime, le difficoltà di approvvigionamento dei materiali, il caos Superbonus e la carenza di manodopera disponibile – ricorda Nigro -. Se pensiamo a tutto questo, il risultato raggiunto in poco più di due anni diventa ancor di più frutto d’orgoglio. Un risultato tra l’altro ottenuto senza lasciare indietro tutti gli altri cantieri dell’impresa, che vanta collaborazioni con aziende di primissimo livello in Toscana e in Italia”.
L’altro tema di attenzione durante l’elaborazione del Viola Park è stato quello del corretto inserimento all’interno del paesaggio circostante.
“Abbiamo usato materiali sostenibili – conclude Nigro -, stando molto attenti all’ambiente e all’eleganza del complesso. Devo dire che la Fiorentina, il presidente Rocco Commisso, il direttore generale Joe Barone ci sono sempre stati al fianco per ogni necessità, ci sono stati vicini in un momento in cui il mercato dell’edilizia subiva oscillazioni preoccupanti facendoci sentire costantemente al sicuro.
E voglio anche ribadire di avere avuto l’onore di potere lavorare al fianco dell’architetto Casamonti, uno dei professionisti più importanti a livello internazionale. Abbiamo vinto una sfida importantissima nonostante la burocrazia, che in Italia è qualcosa di incredibile, ma che in questo caso siamo riusciti a superare, consentendo ai tifosi della Fiorentina di potersi godere il loro nuovo impianto gioiello”.