Grande attesa in casa Fiorentina per le due finali: "Giochiamo per vincerle entrambi"
Joe Barone: "È stata un'emozione incredibile, ringraziamo il popolo viola per il calore che ci trasmette. Stadio? È una questione del comune, ma è necessario risolverla"
È un momento cruciale per la Fiorentina che in 20 giorni si gioca tutta la stagione. Primo appuntamento domani, domenica 21 maggio, in campionato a Torino contro i granata di Juric. Partita importante, contro una squadra che ha gli stessi punti in classifica (49), per continuare a inseguire l’ottavo posto, ad oggi ricoperto dal Monza che è tre lunghezze avanti.
Poi testa e gambe si proietteranno verso le due finali che potrebbero incidere nella storia della società viola: la Coppa Italia e la Conference League, rispettivamente il 24 maggio e il 7 giugno.
Serve un stadio più moderno
Il dg della Fiorentina, Joe Barone, raggiunto dal giornalista Massimiliano Mugnaini, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sportitalia, rilasciando dichiarazioni importanti: “A Basilea abbiamo vissuto un’emozione incredibile. È stata una stagione molto lunga e ora dobbiamo giocarci due finali, è un momento cruciale. A Firenze - a proseguito Barone - sentiamo il calore di una tifoseria importante, che ci segue sempre. Con il presidente li ringraziamo”. Con il giornalista, il massimo dirigente della Fiorentina, ha parlato anche dello stadio: “È una questione che riguarda principalmente il Comune, noi siamo sempre lì a lavorare al loro fianco. Dobbiamo comunque risolverla, se vogliamo crescere. Giriamo l’Europa e vediamo stadi super moderni, anche a Basilea abbiamo notato una differenza netta degli introiti”.
Felici per il popolo viola
Ai microfoni di Sportitalia ha parlato anche il direttore sportivo Daniele Pradè: “Raggiunta la finale di Conference, dobbiamo vincerla. Siamo felici per il popolo viola, per il presidente e per il dg Barone che abbiamo visto commossi dopo il successo a Basilea”. Anche la Coppa Italia è un obiettivo da centrare: “Sappiamo di avere di fronte due squadre molto forti, ma possiamo giocarcela”.