Basket

Giulia da Prato al tetto d’Europa

Primo storico successo per la Nazionale femminile sorde, trascinata dall’atleta

Giulia da Prato al tetto d’Europa
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E’ una storia meravigliosa quella di Giulia Sautariello. Una storia di passione per il basket, che ha portato la ragazza pratese a diventare campionessa d’Europa assieme alle compagne della Nazionale femminile sorde. A Pescara, le azzurre hanno trionfato in finale sulla Russia per 63-61, trascinate proprio dall’atleta che veste i colori della Pallacanestro Femminile Prato. 20 punti, 10 rimbalzi e 9 assist: una prestazione magistrale quella contro le sovietiche, a coronamento di un grande torneo disputato da Sautariello, non a caso eletta miglior giocatrice della manifestazione. Un percorso partito da lontano quello della classe ‘96, che ha fatto tutta la trafila del minibasket con il Centro Giovanile di Formazione Sportiva di Prato, fino a debuttare a soli 15 anni in serie B nei playoff che portarono la compagina laniera alla promozione in categoria superiore. Che Giulia avesse un talento speciale, insomma, lo si era capito da tempo. E lo avevano già capito anche fuori dai confini italici: nel 2019 la ragazza ha infatti partecipato con l’Asd Sordi Pesaro alla Eurocup Dibf, venendo inserita nel miglior quintetto e tornando a casa con il prestigioso riconoscimento personale di miglior guardia dell’evento. «La medaglia d’oro appena conquistata rappresenta il miglior risultato raggiunto dalla Nazionale italiana di pallacanestro femminile sorde, nata solamente nel 2011, e questo è probabilmente l’aspetto che più mi rende orgogliosa – ha raccontato Giulia – E’ un risultato fantastico, ma che deve rappresentare solo un punto di partenza. A maggio del prossimo anno ci aspettano le Deaflympics (le Olimpiadi riservate ad atleti sordi, ndr) e dovremmo riconfermare la medaglia di bronzo ottenuta nel 2017 o magari raggiungere un piazzamento perfino migliore. Il sogno è ottenere l’oro». A proposito di sogni: quello con indosso la casacca di Prato è di lottare fino in fondo per la promozione in A2. Sautariello, oltre a essere giocatrice dalle indubbie qualità, dal 2016 è pure educatrice del Cgfs, dove ha cominciato seguendo il minibasket al centro di Fontanelle. Ora affianca la responsabile del settore Isi Vannucchi nella gestione del gruppo femminile. «Sono proprio innamorata della pallacanestro, ma questa passione è nata per caso. Quando avevo 7/8 anni praticavo ciclismo, poi ho deciso di provare con il basket e da quel momento non l’ho mai più mollato. Quando ho finito il liceo ho anche preso il tesserino di istruttrice di minibasket e ho iniziato a lavorare al Cgfs». Come se non bastasse, Giulia si dà da fare anche lontano dal campo: è infatti laureata (con 110 e lode) alla magistrale in biotecnologie molecolari. Insomma, la 25enne rappresenta sicuramente un esempio da seguire per le più giovani. E il successo europeo può far sì che il suo percorso, fatto di duro lavoro e sacrifici, venga conosciuto da sempre più persone. In questo modo, la speranza è che in tante bambine e ragazzine pratesi nasca lo stesso amore per la pallacanestro che contraddistingue Giulia, così da dare nuova linfa al movimento cittadino. «Questa vittoria ha avuto un boom mediatico pazzesco, specie sui social: non me lo aspettavo – ha sottolineato Sautariello – Mi auguro proprio che questo contribuisca a far avvicinare le più giovani a questo meraviglioso sport. Sarebbe un traguardo ancora più importante rispetto all’oro di Pescara».

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