Cesena in pole position per sostituire lo stadio Franchi per le gare interne della Fiorentina tra il 2024 e il 2026
Sarebbe già agibile per le competizioni europee, ma dista due ore e mezzo di strada da Firenze…
Prende quota l'ipotesi Cesena per il biennio nel quale la Fiorentina dovrà giocare lontano dal proprio stadio per via dei lavori di ristrutturazione del Franchi, ma l'irritazione della patron Commisso, oltre che dal negoziato con Palazzo Vecchio, ora arriva anche da Bagno a Ripoli.
Cesena in pole position per sostituire lo stadio Franchi
L’orizzonte è quello della Romagna per le gare interne della Fiorentina tra il 2024 e il 26: lo staff del patron commisso sta cominciando a valutare un'altra soluzione, quella di Cesena, con lo stadio Dino Manuzzi.
Avrebbe già l'agibilità UEFA utile in caso di accesso alle competizioni europee e sono buoni anche i rapporti con i proprietari a stelle e strisce della compagine bianconera.
Unica pecca, le due ore e mezzo di strada da Firenze…
Per le gare interne della Fiorentina tra il 2024 e il 2026
Cesena sorpassa insomma le altre ipotesi allo studio: Modena, Bologna, Reggio Emilia e Parma.
Ma il vero nodo resta quello della convenzione per uso dell'impianto di Campo di Marte: fonti vicine a Palazzo Vecchio parlano di un canone ridotto già dalla seconda metà 2023, rispetto al mezzo milione di euro attuale a semestre.
Il problema vero sarà dopo la fine dei lavori, quando non sarà più sindaco Nardella (volato intanto a New York per impegni istituzionali).
L’irritazione della società viola è rivolta soprattutto verso gli uffici tecnici del Comune a causa dei primi intoppi legati ai fondi del PNRR.
Altro imprevisto arriva ora da Bagno a Ripoli, dove il Pd ha chiesto al sindaco Casini (ora in Italia viva) di non mettere mano alle casse pubbliche per la realizzazione del parcheggio provvisorio per il Viola Park da cento posti. Il sindaco rassicura che il Comune non sborserà un euro e dalla Fiorentina aspettano allora di capire a chi dovrebbe toccare il conto.