Al via i lavori al Franchi, impazza il dibattito su dove giocherà la Fiorentina nei prossimi 2 anni
Tante le ipotesi in campo: da Reggio Emilia a La Spezia, da Modena a Parma, Perugia ed Empoli
Incassati i soldi del Pnrr per consentire i lavori di riqualificazione dello stadio comunale Artemio Franchi di Firenze, i cantieri apriranno entro l’estate.
Se inizialmente i lavori potranno svolgersi durante il campionato, ben presto le partite della Fiorentina non potranno più disputarsi in casa.
Al via i lavori al Franchi, impazza il dibattito su dove giocherà la Fiorentina nei prossimi 2 anni
Per questo impazza il dibattito su dove potrà traslocare la Viola.
Al momento sono tante le ipotesi sul tappeto: è quasi certo che le gare internazionali, quelle delle coppe europee, dovranno essere disputate a Reggio Emilia, quindi fuori dai confini regionali, al Mapei Stadium, già casa del Sassuolo che in passato ha ospitato anche l’Atalanta.
Tra le altre ipotesi in ballo si fa riferimento a La Spezia e Modena a Parma e Perugia, dove la Fiorentina giocò le partite della Coppa Uefa 1989-1990 proprio per i lavori di ristrutturazione o al vicino stadio di Empoli.
Ma chi pagherà tutte le trasferte ed il club come compenserà il calo degli abbonamenti e dei biglietti?
La politica si confronta
“La situazione che sta vivendo la Fiorentina in vista dell’avvio dei lavori per la ristrutturazione del Franchi è a dir poco surreale - ha commentato Francesco Torselli, consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Toscana - come spesso accade, a pagare dazio saranno i tifosi, costretti ad ogni partita a fare a proprie spese più di 200 Km.
E perché? Perché il sindaco di Empoli - ossia del Comune con uno stadio da serie A più vicino a Firenze - ha giustamente evidenziato le problematiche che la sua città dovrebbe affrontare in occasione degli incontri casalinghi della Fiorentina.
Tutto giusto, se non fosse che il sindaco di Empoli appartiene alla medesima famiglia politica del sindaco di Firenze e del Governatore della Toscana.La situazione che si apprestano a vivere la Fiorentina e i suoi tifosi, è figlia delle scelte fatte negli ultimi anni dalla politica ed ora alla politica toccherebbe risolvere i problemi da essa stessa creati.
Dario Nardella si è messo di traverso rispetto alla volontà di Rocco Commisso di realizzare a proprie spese un nuovo stadio, pretendendo di ristrutturare l’Artemio Franchi utilizzando i fondi pubblici del PNRR.
Questa scelta rende impensabile che oggi la Fiorentina contribuisca ai lavori di restauro, ma è giusto far sapere a tutti che - con un costo superiore dei lavori, impossibile da colmare coi fondi PNRR - sarebbe possibile utilizzare il Franchi anche durante i lavori di restauro, senza trasferimenti in altri impianti.
Esattamente come si è fatto in altri importanti impianti europei, come lo Stamford Bridge su tutti”
“Il patron viola Rocco Commisso – ha poi osservato il vice presidente del Consiglio comunale e consigliere del gruppo Centro Emanuele Cocollini – si era proposto, fin dal suo arrivo, per la costruzione di un nuovo impianto di proprietà.
Dopo la farsa del progetto alla Mercafir questa giunta ha deciso di ristrutturare lo stadio Artemio Franchi intervenendo su un impianto ormai obsoleto. Una scelta folle che costa ai cittadini più di 200 milioni di euro.
Nel frattempo non si è nemmeno pensato ad una soluzione per poter continuare a far giocare la Fiorentina in città. Ci si rende conto che con la scelta di far giocare i viola sempre fuori Firenze si creerà anche una perdita d’incassi: abbonamenti e biglietti alla società?
Non si pensa ai tifosi costretti a dover peregrinare in giro per la Toscana o per l’Italia per poter seguire la propria squadra?
Si trovi subito una soluzione e una zona, nel piano operativo, per poter costruire uno stadio, anche prefabbricato, se necessario, come hanno realizzato anche a Cagliari, con l’Unipol Domus, per garantire ai tifosi la possibilità di poter continuare a seguire la propria squadra del cuore”.
Dibattito aperto
Al momento il dibattito è ancora aperto, il sindaco di Firenze Dario Nardella ed il presidente della Regione Eugenio Giani sono al lavoro e vedremo quale sarà la decisione che sarà presa insieme alla società Viola.
Di certo, per i prossimi 2 anni, seguire le partite della Fiorentina non sarà così semplice. E tutto per effettuare gli imponenti lavori di ristrutturazione del Franchi che non hanno mai convinto, fino in fondo, gli stessi tifosi da sempre contrari ad un “rabbercio” come da loro definito, dello storico stadio progettato da Nervi, riconosciuto monumento nazionale.