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Squadra di insegnanti per far conoscere l’italiano a chi non lo sa

Squadra di insegnanti per far conoscere l’italiano a chi non lo sa
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Squadra di insegnanti per far conoscere l’italiano a chi non lo sa? Un progetto della Sartoria Auser con il sostegno del Comune. L’assessore Bellini: “Iniziativa fondamentale per l’integrazione”.

Squadra di insegnanti per far conoscere l’italiano a chi non lo sa

Una bella squadra di insegnanti volontari, otto donne su nove docenti, per far conoscere l’italiano a chi non lo sa e ha scelto Vaiano per garantirsi un futuro migliore di quello che si prospettava nel paese d’origine.

È un progetto che nasce dalla passione per l’educazione e dalla solidarietà quello condotto da La Sartoria Auser, presieduta da Sandra Ottanelli, con il sostegno del Comune di Vaiano. Il corso di italiano, un vero proprio momento d’incontro con la lingua e la cultura italiana, è appena ripartito dopo l’interruzione forzata a causa della pandemia. “È un progetto in cui crediamo molto, la conoscenza della lingua è un passaggio fondamentale nei processi di integrazione - mette in evidenza Giulio Bellini, assessore alle Politiche sociali – il Comune sostiene il progetto ma insostituibile è il ruolo della Sartoria e dei volontari che si impegnano con grande passione e generosità. Per questo li ringraziamo”. Danno una mano, mettendo a disposizione i loro spazi per gli incontri didattici che integrano quelli della Sartoria, anche la Casa del Popolo e lo Sportello lavoro.

I docenti si chiamano Barbara, Caterina, Anna Maria, Laura, Daniela, Mario (l’unico uomo), Deanna e Sandra. “Attualmente sono 12 gli alunni che vengono seguiti, non tutti sono scolarizzati - spiega Deanna Ciresi Dalla Porta che coordina il gruppo di volontari - per ciascuno viene messo a punto un percorso personalizzato, sulla base delle conoscenze. Volevamo ripartire prima ma purtroppo la pandemia non ce lo ha permesso”. Gli studenti e le studentesse arrivano da tanti e diversi paesi: Marocco, Pakistan, Burkina Faso, Georgia, Olanda e Thailandia. Sono lavoratori, casalinghe (è il caso di diverse donne marocchine), badanti. Quasi tutti seguono le lezioni in presenza, soltanto uno a distanza. Chi fosse interessato a iscriversi può chiamare il numero 333 6183673.

Ma anche gli insegnanti volontari in queste settimane sono tornati sui banchi di scuola: stanno seguendo un corso di sei lezioni per l’insegnamento dell’italiano come seconda lingua condotto da un’esperta della Cooperativa Pane e Rose.

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