MONDO SCUOLA

“Per riaprire le scuole a settembre servono dal Governo regole chiare e applicabili"

Parla il presidente della provincia di Prato, Francesco Puggelli.

“Per riaprire le scuole a settembre servono dal Governo regole chiare e applicabili"
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In questi giorni è tornato centrale il tema della riaperture delle scuole, sia per chi vorrebbe che si potesse tornare a scuola almeno per tutto il mese di giugno e chi, per il rientro a settembre, chiede di avere notizie certe dal Governo, come il presidente della provincia di Prato Francesco Puggelli.

Riapertura scuole a settembre

“Per riaprire le scuole a settembre serve che il Governo dia subito regole chiare ma soprattutto applicabili. È del tutto inutile dare indicazioni, come quelle che emerse in questi giorni dal comitato tecnico scientifico, se si sa già che non saranno sostenibili. Un esempio su tutti riguarda il distanziamento di un metro tra uno studente e l’altro richiesto dalle linee guida: è ovvio che questo si tradurrebbe nella necessità immediata di individuare in tre mesi il triplo degli spazi che abbiamo a disposizione oggi per i nostri ragazzi. Basta aver amministrato anche il più piccolo Comune d'Italia, per capire che è una missione impossibile. In poche parole, è necessario che il Governo faccia lo sforzo di trovare un migliore equilibrio tra teoria e pratica. Puntiamo su ciò che è sostenibile e che ha dimostrato garantire comunque la sicurezza: per esempio l'obbligatorietà della mascherine e il triage all'ingresso, misure altrettanto efficaci per garantire la salute di tutti”.

Queste le parole del presidente della Provincia di Prato Francesco Puggelli in seguito alla pubblicazione delle linee guida per la riapertura delle scuole a settembre.

Valorizzare esperienze locali

“Non solo: valorizziamo le esperienze e le autonomie locali. Prato ha acquisito delle buone pratiche già nella cosiddetta Fase 1, prima che scattasse il lockdown: da fine gennaio all’otto di marzo abbiamo fatto un lavoro egregio di collaborazione tra tutte le istituzioni del territorio, Provincia, Comuni, Asl, Prefettura, forze dell'ordine e scuole. Eravamo infatti già impegnati in un monitoraggio stretto quotidiano sulle scuole che effettivamente ci ha permesso di gestire con successo la fase iniziali dell'epidemia quando ancora a Roma non ne parlavano. Abbiamo quindi un’ottima esperienza da valorizzare: meglio mettere in pratica quanto appreso in questi mesi piuttosto che applicare regole astratte calate dall’alto”.

La comunità scolastica merita fiducia

“Stiamo inoltre dimostrando che si può ripartire in sicurezza - aggiunge Puggelli -  Stiamo vedendo con i bambini che le famiglie sono molto collaborativi se si spiega loro cosa e come si deve fare. Figurarsi se non potrebbe funzionare con i ragazzi più grandi. In tutto questo gli insegnanti e le famiglie stanno dimostrando di avere un ruolo fondamentale ed efficace nel sensibilizzare i figli anche sulle regole di igiene generale e sui corretti comportamenti. La comunità scolastica merita fiducia”.

“Noi siamo pronti a mettere in campo un piano straordinario che metta al centro i ragazzi, la loro sicurezza, le esigenze formative e quelle legate alla socialità. Siamo pronti a fare la nostra parte, anche assumendoci  - come sindaci e presidenti di Provincia, ognuno per le scuole di propria competenza -  il ruolo di  commissari straordinari per l’edilizia scolastica e per la ripartenza. Ovviamente, in questo caso, se ci chiedono di assumere una responsabilità straordinaria, tutto dovrà essere fatto in una cornice normativa e regolamentare che ci permetta di lavorare in serenità e organizzare il lavoro in sicurezza insieme alla nostra comunità senza ricette calate dall'alto e non realizzabili. In questo caso saremmo tutti pronti a lavorare a testa bassa per riaprire le scuole a settembre”.

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