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Nuovo liceo Copernico: ecco il progetto preliminare

Le parole chiave sono: TECNOLOGIA, AUTOMAZIONE, BIOARCHITETTUTA E FLESSIBILITÀ DEGLI SPAZI

Nuovo liceo Copernico: ecco il progetto preliminare
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E’ stato presentato ieri mattina (sabato 9 maggio) in videoconferenza il progetto preliminare per la realizzazione del nuovo edificio scolastico per il Liceo Copernico, alla presenza del presidente della Provincia di Prato Francesco Puggelli, dell’architetto Daniele Rangone di Settanta7 Studio Associato e dell’ingegnere Irene Serrau dell’amministrazione provinciale.

Nuovo liceo Copernico

Il progetto riguarda la demolizione e ricostruzione degli edifici realizzati con sistemi prefabbricati negli anni ’80, che ospitano la succursale del Liceo Copernico e la sede dell’Ufficio Scolastico Provinciale, e che saranno sostituiti da un edificio realizzato con le tecniche della bio-architettura e nel rispetto dei più aggiornati requisiti di sicurezza antisismica e di efficienza energetica.

IL BANDO MIUR

L’intervento, per una spesa prevista di circa 3,6 milioni di euro, è finanziato grazie al bando del Miur per la “Programmazione nazionale in materia di edilizia scolastica”, che assegna risorse per finanziare opere di riqualificazione, messa in sicurezza e costruzione di nuove scuole.

Durante il 2019 sono state avviate le procedure finalizzate a sviluppare gli interventi ritenuti prioritari dall'amministrazione provinciale, tra cui quello per la succursale del Liceo Copernico, per il quale è stata appena affidata la progettazione definitiva.

Gli obiettivi del progetto

L'architetto Daniele Rangone di Settanta7 Studio Associato

Il progetto formulato dallo studio Settanta7 è stato redatto secondo gli obiettivi posti dall’amministrazione provinciale e punta al contenimento di spese di gestione e manutenzione grazie a sistemi di automazione ed un volume più compatto, potenziamento degli spazi a fini didattici, ottenimento di ambienti più luminosi e interconnessi, realizzazione di ambienti più flessibili e ampi, riduzione di dei costi di costruzione grazie a un sistema costruttivo unico (x-lam) che permette un cantiere breve e a interferenze ridotte, una particolare schermatura solare, aumento della fascia di giardino a sud-ovest del lotto.

“Il piano complessivo di edilizia scolastica a cui mi sono dedicato fin dal mio insediamento -commenta il presidente della Provincia Francesco Puggelli - ha l’obiettivo di risolvere la cronica carenza di spazi che da anni affligge le scuole superiori di Prato fornendo soluzioni definitive, superando le temporanee “misure ponte”. L’amministrazione, oltre a questo che presentiamo oggi, ha infatti una serie di grandi progetti come quello in via Galcianese nel polo scolastico di san Paolo, per una spesa prevista di circa 4,1 milioni di euro, la realizzazione di una nuova sede scolastica a San Giusto, per un importo di circa due milioni di euro e la realizzazione di un nuovo polo sportivo a San Paolo, grazie ad un accordo sottoscritto tra Provincia e Comune che prevede un investimento totale da più di 5 milioni di euro. Nonostante il difficile periodo legato all’emergenza sanitaria, il lavoro dell’Ente per dotare Prato di adeguati spazi scolastici per gli istituti superiori non si è mai fermato, questa progettazione risulta particolarmente interessante perché riesce, grazie ad alcune caratteristiche intrinseche, a dare risposta ad alcuni problemi oggi aperti sul fronte scuola. Le nuove linee guida che attendiamo dal Ministero potrebbero infatti radicalmente cambiare, magari per certi aspetti per sempre, il concetto di didattica a cui oggi siamo abituati. Oggi, quando si pensa all’edilizia scolastica, dobbiamo farlo cercando di progettare ambienti ovviamente solidi e sicuri, ma che possano essere flessibili, riadattabili e modulabili di fonte a nuove esigenze didattiche. Ecco perché come Ente, – conclude Puggelli - riteniamo che questo progetto sia muova nella direzione giusta in quanto risponde alle due più attuali esigenze: la carenza di spazi e, al contempo, la riadattabilità degli ambienti per ogni esigenza.”

Il progetto

Una delle caratteristiche fondamentali del progetto è il ribaltamento del vecchio concetto aula/corridoio in favore di uno più moderno e flessibile, che possa andare incontro alle diverse esigenze didattiche: gli spazi un tempo utilizzati per il mero passaggio, infatti, sono stati concepiti e ottimizzati in modo da poter essere effettivamente utilizzati per attività scolastiche.

3.2 Progetto Prato_disegni_spaccato assonometrico
Foto 1 di 2
3.6 Progetto Prato_disegni_spaccato assonometrico strutturale
Foto 2 di 2

La matrice della scuola è pensata in modo da lasciare sempre una possibilità di variazione dello spazio a seconda dell’attività desiderata, così da modulare la gestione dell’ambiente a seconda dell’esigenza. La flessibilità degli arredi e la polifunzionalità degli ambienti permette infatti la riconversione dello spazio organizzabile in diverse zone di apprendimento con un mix di tecnologie diverse e arredi flessibili, che consentono agli insegnanti di sperimentare nuovi approcci didattici e pratiche di insegnamento. Lo stesso concetto di flessibilità è stato applicato al dimensionamento delle aule, che, oltre al rapporto con il verde, avranno un orientamento ottimale est/ovest e tre diverse metrature S (48-50 mq), M (50-55 mq), L (oltre i 55 mq, eventualmente separabili in due aule di dimensioni più ridotte). Questa scelta permette di ottimizzare gli spazi a fronte di esigenze differenti legate al numero di alunni per classe o alla tipologia di didattica.

Strategie progettuali

A guidare la ricerca delle soluzioni progettuali sono state alcune strategie che miravano all’integrazione nel paesaggio, la ricerca delle massime condizioni di sicurezza e di benessere degli utenti che usufruiscono della scuola, l’impiego di materiali sostenibili a bassa manutenzione, la scelta di impianti altamente performanti che privilegino, oltre al comfort, la flessibilità degli ambienti per le diverse aree, il risparmio energetico e l’impiego di impianti alimentati da fonti rinnovabili, con una riduzione dei costi gestionali del 40%: un edificio NZEB (Nearly zero energy building) e cioè a consumo di energia vicino allo zero.

Il cantiere

La tecnologia è alla base anche della fase di costruzione. L’edificio, costituito dal solo piano terra sarà realizzato con una struttura in legno progettata con il sistema costruttivo x-Lam. Un edificio x-Lam è sostanzialmente una struttura scatolare in cui le pareti e i solai sono formati da pannelli di legno lamellare incrociato, molto rigidi e resistenti, collegati fra loro. I pannelli vengono prefabbricati in stabilimento mediante il taglio computerizzato e arrivano in cantiere pronti per il montaggio, già dotati di aperture per porte e finestre. Questo assicura un impatto minimo del cantiere durante la fase di costruzione.

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