non solo un mestiere

La storia dell’artigiano che insegna ai giovani: “Porto l’artigianato nelle scuole e trovo ragazzi entusiasti”

La storia dell’artigiano che insegna ai giovani: “Porto l’artigianato nelle scuole e trovo ragazzi entusiasti”
Pubblicato:

Firenze, la storia dell’artigiano che insegna ai giovani: “L’artigianato non è solo un mestiere”
Il racconto di Omero Soffici che collabora con Artex. “Porto l’artigianato nelle scuole e trovo ragazzi entusiasti”.

La storia dell’artigiano che insegna ai giovani

“Legno, ceramica, oreficeria: il mestiere si impara a scuola”. A raccontarlo è Omero Soffici, uno dei primi Maestri Artigiani toscani, che collabora con Artex, Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana per varie iniziative, tra cui le Giornate Europee dei Mestieri d’Arte 2022.

“Grazie alle dimostrazioni di mestiere di Artex, noi artigiani abbiamo la possibilità di incontrare e lavorare con i giovani, che imparano insieme creando una comunità - spiega Soffici -. E’ emozionante tramandare la propria arte, insegnare l’intaglio e l’intarsio del legno: alcuni ragazzi dopo aver creato un capitello avevano quasi le lacrime agli occhi per quello che erano riusciti a fare. Piccoli capolavori che hanno preso forma nelle loro mani, un progetto che ha un’importante finalità educativa e sociale. Così è stato ed è anche per i ragazzi della scuola media di San Casciano e quelli delle elementari di Mercatale”.
“C’è grande interesse da parte dei giovani. Il saper fare è un valore che dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni perché non se ne disperda la memoria - sottolinea Omero Soffici – Un tempo questi mestieri erano visibili, si svolgevano lungo le strade, adesso rischiano davvero l’estinzione, è un dovere tenere in vita questo importante patrimonio di conoscenze e rilanciarlo verso il futuro attraverso la creatività degli studenti”.
“Lavorare con gli studenti ma anche con gli adulti che, con noi, riscoprono una manualità perduta, e con essa emozioni del passato. Arti e mestieri che si tramandano tra generazioni. La nostra opera si trasferisce anche all’interno del carcere di Sollicciano con corsi di intaglio per i detenuti. Vogliamo tutelare la dignità dei detenuti e dare loro un’opportunità reale di acquisire competenze utili per tornare a pensare al futuro e sperare in una nuova occasione”.

“Figure come quella del Maestro Artigiano Omero Soffici – dice Elisa Guidi, coordinatrice di Artex - dimostrano ogni giorno, con la loro attività, con la loro dedizione e con la loro passione come l’artigianato artistico sia portatore di valori molto importanti e molto attuali: in primis l’attenzione ai giovani e alle loro necessità, compresa quella di trovare nuove opportunità lavorative che valorizzino anche la loro creatività, la loro voglia di fare. Ma anche una dimensione sociale, in cui le capacità del Maestro sono messe a disposizione di categorie svantaggiate per dare loro una nuova opportunità di inserimento nella comunità e nel mondo del lavoro”.

Seguici sui nostri canali