Il Comune dà un contributo alle famiglie che mandano i bambini all'asilo nido
Un segnale importante per le famiglie
La giunta di Quarrata ha individuato le modalità di impiego delle risorse pubbliche per il sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni, garantendo per l'anno educativo 2022/2023 un contributo per la riduzione delle spese sostenute per la frequenza dei servizi educativi pubblici e privati e per le scuole dell'infanzia paritarie per la fascia d’età 0-3 anni.
Un segnale importante per le famiglie che usufruiscono dei servizi per la prima infanzia e delle scuole dell’infanzia paritarie e che favorisce, insieme ad altre risorse messe a disposizione dallo Stato attraverso l’INPS come il “Bonus Nido”, l’accessibilità a servizi importanti come i nidi d’infanzia o le scuole dell’infanzia.
Le domande potranno essere presentate a partire da mercoledì 26 luglio e fino a mercoledì 24 agosto 2023 compreso, attraverso i Servizi Online del sito web del Comune di Quarrata, autenticandosi con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta d’Identità Elettronica (CIE) oppure in alternativa presentandosi di persona all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) in Piazza Risorgimento 40.
Condizione essenziale per accedere al contributo è che il padre o la madre o il bambino frequentante il servizio per la prima infanzia (nido o scuola dell’infanzia), sia residente nel Comune di Quarrata.
L'importo massimo del contributo non può superare il 25% di quanto effettivamente pagato dalla famiglia per le rette del servizio educativo o scolastico, escluse le spese di iscrizione e pasti, dal mese di ottobre 2022 al mese di giugno 2023.
Qualora i fondi destinati allo scopo, non fossero sufficienti a coprire tutte le richieste, l'importo del contributo sarà ridotto proporzionalmente.
"L’Amministrazione Comunale - ha dichiarato il sindaco Gabriele Romiti - è da sempre attenta a sviluppare e a qualificare il Sistema dei servizi per la prima infanzia, ritenendoli servizi fondamentali per la crescita dei nostri figli e la necessità di sostenere e supportare una diversificazione dell’offerta pubblica di Servizi per la prima infanzia sia in termini di dislocazione dei servizi sul territorio sia in termini di fasce d’età rappresenta una scelta importante".