Problemi psicologici nei giovani che non trovano casa
La mancanza di stabilità crea tensioni in loro
Giovani, Psicologi toscani: “L’emergenza casa comporta anche problemi psicologici”.
La presidente dell’Ordine Gulino: “La precarietà lavorativa e abitativa deresponsabilizza i giovani e comporta un aumento della conflittualità intergenerazionale”.
Giovani, casa e crisi psicologiche
“L’emergenza casa comporta anche problemi psicologici. La precarietà del lavoro e quella abitativa spesso deresponsabilizzano i nostri 'giovani adulti' e possono comportare un aumento della conflittualità intergenerazionale tra genitori e figli”.
A dirlo è la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino in relazione alla difficoltà dei giovani a trovare stabilmente casa e lavoro.
“La domus, la casa, è segno di un processo crescente di responsabilizzazione, di assunzione di impegno verso se stessi e verso gli altri - sottolinea Gulino - Che i giovani abbiano sempre più tardi la possibilità, a causa del lavoro precario o di bassi stipendi, di investire sul proprio ambiente vuol dire rallentare quel percorso di autonomia e differenziazione necessario per sviluppare la propria vita da adulti. E significa continuare a dipendere dai propri familiari. Un giovane deve avere la possibilità di scommettere sul presente prossimo, che potrebbe diventare futuro, ma spesso non lo può fare perché le sue risorse economiche non glielo consentono”.
“I giovani oggi hanno anche necessità di un padre o di un parente che faccia loro da garante per l’acquisto di un immobile, come se la statura di un trentenne non gli desse concretamente l’opportunità di poter figurare nel mondo come adulto in crescita, che si prende la responsabilità dei suoi progetti di vita-spiega la presidente degli Psicologi toscani-. Tutto ciò si traduce in un appesantimento dell’economia della famiglia d’origine, che deve farsi carico degli investimenti futuri dei giovani, che da soli non possono essere indipendenti. Questo va a detrimento del processo di autonomizzazione: un giovane non riesce a costruire il suo futuro rimanendo così intrappolato in una forma di vita precaria economica e relazionale”.