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Medici Firenze: “Mobilitiamoci per salvare la sanità pubblica”

"La sanità pubblica è ormai vicina al collasso"

Medici Firenze: “Mobilitiamoci per salvare la sanità pubblica”
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Il presidente dell’Ordine Dattolo lancia un appello a partecipare all’incontro che si terrà il 15 giugno al teatro La Compagnia: “Chi non può permettersi di andare dal privato rinuncia sempre di più a curarsi”

Medici Firenze: “Mobilitiamoci per salvare la sanità pubblica”

“Partecipiamo tutti. Salviamo la sanità pubblica che è ormai vicina al collasso”.
E’ l’appello che Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze, lancia a sostegno dell’incontro del 15 giugno al teatro La Compagnia di via Cavour, organizzato dall’Intersindacale uniti per la sanità. Parteciperanno medici, dirigenti sanitari, associazioni dei cittadini, veterinari si mobilitati in difesa del sistema sanitario nazionale.

“Lunghe liste d’attesa, chiusure di reparti, riduzione di posti letto, organici ridotti all’osso, il sistema sanitario nazionale sconta oltre un decennio di definanziamento. Gravi problemi che costringono migliaia di persone a rivolgersi ai privati mentre chi non può permetterselo rinuncia sempre di più a curarsi - sottolinea Dattolo -. L’investimento sulla sanità pubblica non può essere il 6% rispetto al Pil: in America è il 17%. Spendiamo quasi la metà della Germania, un terzo in meno di Francia e Inghilterra. Quel bene fondamentale, sancito dalla Costituzione, che è il sistema sanitario nazionale, pubblico e gratuito, è in reale crisi”.
“Il Pnrr non risolverà i problemi: i fondi europei - spiega Dattolo - saranno utilizzati per creare opere strutturali, ma quello di cui abbiamo bisogno sono maggiori risorse e personale che salvaguardino il sistema pubblico. Occorrono più soldi, almeno 8 miliardi in più, sul Fondo Sanitario Nazionale da poter distribuire alle regioni. Bisogna assumere gli specializzandi e bisogna superare il limite al tetto di spesa imposto alle Regioni per le assunzioni del personale sanitario”.
“La salute pubblica continua ad essere considerata una spesa e non un investimento – conclude il presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze -. I tagli colpiscono i professionisti quanto i cittadini: ci sono sempre meno
medici nei Pronto Soccorso, e per sostenere il servizio verranno sostituiti dai medici di reparti già in sofferenza. Servono risorse, tutela di chi vi lavora, attenzione alle strutture”.

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