L’Azienda Careggi ha ricevuto il Premio Federsanità – SIMEU “Curare la violenza”
Il riconoscimento è stato consegnato all’Ingegner Nicola Berti direttore dell’Unità operativa Servizio prevenzione e protezione AOUC.
L’Azienda Careggi ha ricevuto il Premio Federsanità – SIMEU “Curare la violenza”
L’Azienda ospedaliero – universitaria Careggi di Firenze ha ricevuto il Premio Federsanità – SIMEU “Curare la violenza” per aver realizzato una fra le migliori soluzioni di prevenzione contro la violenza verso gli operatori sanitari a livello nazionale. Il riconoscimento è stato consegnato all’Ingegner Nicola Berti direttore dell’Unità operativa Servizio prevenzione e protezione AOUC nell’ambito del Convegno nazionale della Società italiana di medicina d’emergenza e urgenza (SIMEU) che si è svolto nei gironi scorsi a Riccione.
Tiziana Frittelli Presidente Federsanità e Fabio De Laco Presidente SIMEU hanno consegnato il premio a quattro Aziende sanitarie e ospedaliere, scelte fra le novanta che hanno partecipato, in rappresentanza di diciassette regioni italiane. Insieme a Careggi sono state premiate l’Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna, ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, l’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Foggia.
Dal 2016 – spiega l’ingegner Nicola Berti – sono stati affrontati dal Sistema di gestione degli atti di violenza dell’Azienda ospedaliero - universitaria 361 episodi sia fisici che verbali che hanno coinvolto a vario titolo il personale. Attraverso un sistema di segnalazione online la persona interessata attiva gli operatori del Servizio prevenzione e protezione aziendale. Uno psicologo dedicato gestisce il primo contatto con la vittima e dopo le necessarie valutazioni sono adottati i provvedimenti e le azioni di miglioramento a livello organizzativo e strutturale.
Il programma – conclude Mattia Rotelli psicologo dell’Unità operativa Servizio prevenzione e protezione, specializzato nella gestione dei rischi psicosociali – prevede percorsi di supporto psicologico individuale e di gruppo per gestire l’impatto emotivo dell’evento traumatico. Fanno parte del progetto anche corsi di formazione avanzata sull'analisi del fenomeno e dei relativi strumenti di gestione ed altri sulle tecniche verbali di interazione con i soggetti aggressivi.