In partenza al Santo Stefano il programma PASS
In partenza al Santo Stefano il programma PASS : più facile, appropriato e personalizzato l’accesso ai servizi sanitari per le persone con disabilità
Equipé e facilitatore per la presa in cura diretta della persona.
In partenza al Santo Stefano il programma PASS
In partenza all’ospedale Santo Stefano il programma PASS (Percorsi assistenziali per soggetti con bisogni speciali). Dopo un lungo e complesso lavoro che ha coinvolto la Direzione Sanitaria ospedaliera, mai interrotto durante l’emergenza Covid, è stato messo a punto un modello organizzativo e assistenziale che ha l’obiettivo di rendere più facile l’accesso ai servizi sanitari ed offrire una risposta personalizzata ai bisogni assistenziali e diagnostico-terapeuti per chi ha un bisogno di assistenza speciale.
Il programma è stato attivato dalla Regione Toscana in collaborazione con i coordinamenti delle associazioni per la disabilità per assicurare alle persone con disabilità intellettive, fisico-motorie o sensoriali, universalità ed equità di accesso ai servizi sanitari.
Nell’ospedale Santo Stefano,il programma PASS è stato sviluppato insieme a professionisti formati. E’ prevista la figura di un “facilitatore” per la presa in cura diretta della persona che organizza la programmazione degli interventi, in particolare per i bisogni con complessità multidisciplinare, in modo da concentrare le prestazioni sanitarie necessarie in un unico accesso ospedaliero per più specialistiche.
Il facilitatore segue la persona durante tutto il percorso assistenziale fin dalla prenotazione della prestazione e la programmazione delle prestazioni accompagnando il paziente dall’arrivo all’uscita del presidio. Per le cure di secondo livello che non richiedono la presenza in ospedale e quando il percorso sia più appropriato per il paziente, è prevista l’attivazione di una piccola equipé che interviene al domicilio.
Sono già stati sperimentati accessi di assistiti con particolari complessità per i quali è stata attivata l’equipé ospedaliera dedicata (anestesista, chirurgo, assistenza di sala, consulenza cardiologica ecc..) per i quali si è registrato un ottimo esito ed è stata manifestata soddisfazione da parte dei pazienti e familiari.
Le modalità di accesso del programma PASS saranno a breve presentate ai referenti delle Aggregazioni Funzionali Territoriali, in quanto i medici di famiglia e i pediatri sono pienamente coinvolti fin dal momento dell’attivazione dell’accesso. Il percorso è avviato, infatti, principalmente con richiesta del medico o pediatra di famiglia che ha a disposizione una mail dedicata ed un recapito telefonico.
PASS può essere attivato per prestazioni come esami ematici o visite e per prestazioni più complesse che richiedono la presenza o il ricovero nella struttura ospedaliera ( es: interventi chirurgici o esami strumentali.)
Il facilitatore, sulla base dei bisogni della persona prende contatti con il paziente o con il caregiver, organizza il percorso appropriato e svolge una funzione di raccordo con i vari professionisti del percorso clinico assistenziale.