Inverno e salute respiratoria

Bronchiti, “l’80% sono di origine virale, evitiamo gli antibiotici”

Aumento delle affezioni alle vie respiratorie: i consigli della dottoressa Alti.

Bronchiti, “l’80% sono di origine virale, evitiamo gli antibiotici”

Con l’arrivo della stagione invernale, cresce l’incidenza di bronchiti, tonsilliti e infezioni delle alte vie respiratorie. Secondo Elisabetta Alti, vicepresidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze e direttore di Medicina Generale dell’Asl Toscana Centro, “nella maggior parte dei casi si tratta di forme virali e autolimitanti che non necessitano di antibiotici”.

Le forme più comuni di infezione

Alti spiega che le affezioni più comuni includono faringiti, laringiti e bronchiti acute, che iniziano spesso con una tosse secca per poi evolvere in una forma più produttiva. “Nell’80% dei casi, l’origine è virale, causata da rinovirus, virus parainfluenzali o coronavirus meno severi rispetto a quelli pandemici. La durata media di questi sintomi varia dai 5 ai 10 giorni, e nella maggior parte delle situazioni, non è necessaria alcuna terapia antibiotica”.

Riconoscere i segnali

Secondo la dottoressa, ci sono alcuni segnali utili per capire quando è opportuno consultare un medico: “Una febbre lieve e intermittente, un muco chiaro e un semplice arrossamento della gola sono tipici delle forme virali. Al contrario, febbre alta persistente, catarro denso giallo-verde o la presenza di placche bianche sulle tonsille richiedono un’adeguata valutazione clinica, e in alcuni casi, un tampone per escludere infezioni batteriche”.

Buone pratiche per la prevenzione

Per ridurre la circolazione e l’impatto delle infezioni stagionali, la vicepresidente raccomanda alcune semplici buone pratiche quotidiane: “Lavarsi frequentemente le mani, evitare luoghi affollati quando si presentano sintomi, indossare mascherine se si appartiene a categorie fragili, e mantenere una distanza adeguata in contesti affollati sono precauzioni estremamente efficaci per prevenire il contagio”.

Attenzione al fai-da-te farmacologico

Alti avverte riguardo al fai-da-te farmacologico: “Ai sintomatici vanno associati antipiretici solo quando la febbre supera i 38 gradi e sempre su indicazione del medico. È più utile mantenere una buona idratazione, bere almeno due litri di acqua al giorno, consumare frutta ricca di vitamina C, seguire una dieta equilibrata e praticare attività fisica regolare. Anche rimedi tradizionali come latte e miele possono lenire la gola”.

Attenzione per i pazienti fragili

“È fondamentale prestare particolare attenzione ai pazienti fragili, come quelli affetti da malattie croniche, diabete, broncopatie, patologie oncologiche o con un sistema immunitario compromesso”, sottolinea Alti. “Questi pazienti dovrebbero contattare il proprio medico di medicina generale non appena compaiono i sintomi, poiché le infezioni stagionali possono complicarsi”.

Un appello al buon senso

Infine, Alti lancia un appello al buon senso dei cittadini: “Ogni infezione respiratoria riduce temporaneamente le difese immunitarie, ma questo non implica l’uso di prodotti ‘rinforzanti’. È importante proteggerci di più, riposare, idratarci adeguatamente, seguire uno stile di vita sano e, soprattutto, fare riferimento alla valutazione del medico per evitare cure inutili o inappropriate”.