Auto elettrica, cresce il numero delle colonnine di ricarica
In Europa sono oltre 300mila, protagoniste di un incremento del 580% tra il 2015 e il 2021
Il destino dell’auto elettrica è fortemente correlato a quello delle colonnine di ricarica: sì, perché una senza l’altra non sanno stare. A fotografare la situazione attuale è la ricerca ChargeUp Europe. E ne emerge che il Vecchio Continente ospita oltre 300mila colonnine, ovvero una media di 73 punti di ricarica per veicoli elettrici ogni 100mila abitanti. La transizione è in corso e a testimoniarlo è il dato inerente alla loro crescita percentuale: tra il 2015 e la fine del 2021 l’incremento è stato del 580%.
Auto elettrica, come funzionano le colonnine?
Ne possiamo distinguere di due tipi: quelle private, installate all’interno delle singole abitazioni, di condomini o di aziende, oppure quelle “pubbliche”, posizionate nella sede stradale, all’interno di parcheggi o di altri punti strategici e a disposizioni di chi ne ha necessità. In entrambi i casi si tratta di distributori di energia collegati alla rete elettrica, in grado di erogare l’elettricità che serve per ricaricare la batteria del nostro veicolo con motore elettrico. In Italia è stato istituito un apposito bonus per favorire l’installazione di colonnine per auto elettriche. Si rivolge ad un’utenza domestica e consiste in un contributo pari all’80% delle spese di acquisto e posa in opera di tale infrastruttura, nel limite di 1.500 euro per persona fisica richiedente (oppure di 8mila euro in caso di installazione su parti comuni di edifici condominiali).
Le diverse modalità di ricarica
Esistono diversi modi per ricaricare il proprio veicolo elettrico. L’opzione più “semplice” è quella che riguarda la ricarica lenta, ovvero collegando l’automobile ad una tradizionale presa casalinga. La seconda tipologia è la ricarica media, per cui serve introdurre il concetto di wallbox: si tratta di un apparecchio che ha dimensioni ridotte rispetto alla colonnina di ricarica, viene installato a parete e ha un utilizzo domestico. In sostanza trasforma la comune presa di corrente in un punto di ricarica idoneo per i veicoli. Passiamo poi alla ricarica rapida: sono colonnine fisse o wallbox presenti all’interno di specifiche stazioni di ricarica, pubbliche o private, capaci di erogare una potenza maggiore. Infine ecco la ricarica ultrarapida, ovvero l’unica che utilizza la corrente continua e consente tempistiche nettamente minori. Un esempio? Smart consente ai suoi veicoli di ultima generazione una ricarica fino all'80% in meno di 30 minuti.