"Superiamo gli steccati e rendiamo possibile l’alternativa, stavolta si può vincere"
L’intervista a Paolo Gandola dopo l’insuccesso elettorale del centrosinistra a Campi alle elezioni politiche.
"Superiamo gli steccati e rendiamo possibile l’alternativa, stavolta si può vincere"
Le elezioni politiche di poche settimane fa hanno segnato in città un sorpasso importante, con la coalizione di centrodestra che ha superato quella di centrosinistra, peraltro capitanata da Emiliano Fossi per 9 anni alla guida del Comune. Di tutto questo abbiamo parlato con Paolo Gandola, (in foto), esponente di spicco di Forza Italia che nei giorni scorsi è decaduto dal Consiglio della Città Metropolitana di Firenze, in seguito allo scioglimento del Consiglio comunale di Campi.
Partiamo da qui: come sono stati questi anni trascorsi a Firenze come consigliere della città Metropolitana?
«Sono stati anni davvero intensi. Ho servito la Città Metropolitana con senso di responsabilità ed impegno senza pari, con passione ed entusiasmo, dando tutto me stesso, girando in lungo e largo tutta l’area metropolitana dall’alto Mugello, all’empolese, alla Piana Fiorentina, con Campi in testa, fino al Chianti. Un’esperienza straordinaria che mi ha profondamente arricchito, come persona e come politico, che mi ha offerto, però, l’occasione di comprendere e toccare con mano le gravi criticità che attanagliano la città metropolitana, con una viabilità troppo spesso colabrodo, la mancanza di tante infrastrutture ed i troppi progetti rimasti nei cassetti degli uffici, per mancanza di fondi o perché ingarbugliati nella burocrazia. Un impegno che intendevo onorare fino all’ultimo e che purtroppo è stato interrotto all’improvviso a causa della decadenza del Consiglio comunale campigiano».
Ed ora ritorniamo su Campi: come è nato il suo amore per la Città, provenendo dal Lago di Como?
«Oramai possiamo dire che si tratta di un amore antico. Oltre 15 anni fa, appena diplomato, vista la complessa situazione economica della mia famiglia, sono arrivato in Toscana per studiare alla facoltà di Scienze Politiche di Firenze ed ho soggiornato presso la casa dello studente, condividendo l’alloggio insieme ad un collega albanese. Fin da subito ho iniziato a frequentare Campi Bisenzio trovandosi in città svariate persone che conoscevo fin da quando mi trovano a vivere in Lombardia. Da qui è nato il mio impegno per Campi, una città piena di storia e valori, tradizioni antiche tutte da recuperare visto il disinteresse mostrato finora dall’ex giunta Fossi. Campi non ha nulla da inventarsi ha solo da recuperare quella storia che l’ha resa grande, tanto da essere citata anche nel canto del Paradiso della Divina Commedia. Penso a Felice Matteucci, inventore del motore a scoppio, ai grandi della musica con il baritono Rolando Panerai, a Narciso Parigi, la soprano Nara Bacci, oppure gli straordinari talenti di oggi come Devid Cecconi o Antonio Manzi. Per non parlare, poi, dalle aziende importantissime che ospitiamo a Campi, da quella gestita da Carla Casini (e la sua famiglia), fino alla Roy Roger’s che quest’anno ha festeggiato 70 anni».
Come si spiega la debacle della coalizione di centrosinistra a Campi alle recenti elezioni politiche?
«Il Partito Democratico ha scontato le dimissioni anzitempo di Emiliano Fossi ma anche le scelte sbagliate finora portate avanti in città. Pensiamo all’eliminazione del medico, senza battere ciglio, a bordo dalle ambulanze all’incapacità di rilanciare le nostre frazioni, fino agli annosi problemi di insicurezza con un degrado perenne, lo spaccio continuo di droga, proprio sotto il Comune, ed i troppi casi di microcriminalità che hanno danneggiato anche il nostro tessuto commerciale con i tanti esercenti già messi in crisi dalla difficile congiuntura economica».
In questi anni è stato forte il suo impegno come capogruppo di Forza Italia, ripercorriamo insieme l’attività..
«Il conto è presto fatto: in 4 anni in Consiglio ho presentato 380 atti, di cui 303 interrogazioni e 77 mozioni (30 quelle approvate all’unanimità). Con i nostri atti siamo riusciti a far introdurre maggiori fasce Isee per abbassare il costo della mensa scolastica, abbiamo riportato l’autobus 30 in via Santa Maria, abbiamo fatto installare le sbarre limitative in altezza nel parcheggio del cinema multisala e in via Einstein contro gli accampamenti dei nomadi, abbiamo bloccato l’introduzione dei parcheggi a pagamento con le strisce blu in tutta la città ed abbiamo lottato e difeso la guardia medica e richiesto a gran voce il mantenimento del medico 118 in città, poi tagliato ed eliminato senza che il Comune abbia saputo difendere gli interessi della città. Abbiamo chiesto ed ottenuto l’assegnazione del premio levriero ad Ugo Brilli ed abbiamo chiesto ed ottenuto lo svolgimento di 2 Consigli comunali straordinari sulla de-medicalizzazione selvaggia operata dalla Regione e sull'arrivo dei migranti al Gorinello. E’ da qui, dunque, che siamo pronti a ripartire certo che oramai sia tempo di Impegno Vero e di far prevalere, anche a Campi, il buongoverno del centrodestra già sperimentato in tante città della Toscana».
Al riguardo quali sono le sue proposte, da qui ai prossimi mesi, per consolidare il risultato e consentire al centrodestra di prevalere anche alle amministrative?
«Credo che siano due i pilastri su cui fondare la strategia: occorrerà promuovere nei prossimi mesi una vera e propria conferenza programmatica di tutto il centrodestra per stabilire temi e priorità, con una grande iniziativa che ci veda lavorare insieme per stilare un programma e definire la piattaforma sui cui chiedere il voto dei cittadini per andare al governo della città. Ma tutto ciò non basta. Penso sia opportuno promuovere un nuovo movimento, che potrebbe chiamarsi Impegno Vero, da affiancare al centrodestra, ma che sia libero ed indipendente, per aggregare quante più persone possibili. In questi giorni il vento è cambiato, sto ricevendo tante chiamate e messaggi da parte di donne, giovani e professionisti che sono pronti a mettersi in gioco (e a scendere in campo) per consentire alla nostra coalizione di prevalere. A tutti loro va data una nuova casa, fuori dai partiti tradizionali, per lavorare insieme alla rinascita ed allo sviluppo della nostra città. Il ruolo di Forza Italia, che io ho rappresentato in Consiglio Comunale e che Angelo-Victor Caruso rappresenta in città come coordinatore comunale non può essere messo in discussione, siamo il lievito del centrodestra e abbiamo guidato tutta la coalizione in Consiglio sapendo individuare ed articolare le proposte su cui fondare l’agenda politica. Ma ora è tempo di superare gli steccati politici e lanciare il cuore oltre l’ostacolo dando vita ad un nuovo movimento che sappia aggregare. Io ci sono e sono già al lavoro per raggiungere questo obiettivo ambizioso. Non sarà facile ma stavolta le condizioni per vincere e per non arrendersi più alla mediocrità ci sono davvero. Nessun salto nel vuoto: pensiamo a Pistoia, Pisa, Siena, Grosseto, Arezzo, ma anche Perugia, rilanciata dal bravo (e giovane) Andrea Romizi».
In questi anni abbiamo imparato a conoscerla: cosa è cambiato dai suoi primi anni in città?
«E’ sicuramente cambiato il clima: sempre più persone stanno comprendendo come sia vitale cambiare strada, senza pensare a cosa si sta lasciando per provare a fare qualcosa di grande. Ma sono cambiato anche io. In questi anni ho percorso tanti chilometri: sono arrivato in Toscana senza centesimi in tasca, ho fatto tutti i lavori possibili, ho studiato giorno e notte per ottenere le migliori qualifiche ma non ho mai voluto distanziarmi dalla gente di Campi. Oggi ho un lavoro che mi sono costruito da solo, come imprenditore nel campo del turismo che mi regala grandi soddisfazioni ma l’impegno e l’amore per Campi non è mai venuto meno. Questo perchè da sempre ascolto la gente, le loro storie, le loro passioni, ma anche i loro problemi ed i loro affanni. Che sono anche i miei. Un popolo troppo spesso lasciato solo da chi avrebbe dovuto proteggerlo e valorizzarlo e non l’ha fatto. Oggi è tempo di ritornare tutti in campo, per dare benzina ai nostri giovani ed andare avanti, verso quel futuro che Campi si merita da troppo tempo. Lo potremo fare tutti insieme, con il sorriso sulle labbra e grandi progetti per la città. Lo potremo fare, soprattutto, con un grande impegno. Anzi di più: con impegno vero».