espansione continua

Scandicci è la città del futuro: al centro infrastrutture e istruzione

L’intervista al primo cittadino di un territorio in forte evoluzione e sviluppo.

Scandicci è la città del futuro: al centro infrastrutture e istruzione
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Scandicci è la città del futuro. Al centro infrastrutture e istruzione. L’intervista al primo cittadino di un territorio in forte evoluzione e sviluppo.

Scandicci è la città del futuro

In espansione continua, in evoluzione perenne, eppure ben ancorata alla sua storia e alla sua identità. Ne è prova la grande fiera agricola che vanta 155 edizioni così come il centro Rogers e il capolinea della prima linea tramviaria dalla Stazione di Firenze fino a Villa Costanza. Dall’ultimo censimento del luglio 2021, risultano abitarci più di 50.000 persone, e una comunità stretta e connessa a Firenze, senza rinunciare a ciò che la caratterizza e permette a residenti e lavoratori di anticipare spesso i tempi.

Sindaco Fallani sono passati un paio d'anni dall'ultima intervista che le feci, in quel caso fu il distretto del lusso a capire per primo come incassare l'epidemia da Sars-cov2 per ripartire quanto prima, come fece uno dei lab del lusso, capace di riaprire la sua sede, grazie alla risposta del professor Roberto Burioni a cui era stato chiesto di redigere un protocollo per lavorare in sicurezza. Qual è lo stato dell'arte della sua città?
«Scandicci è in controtendenza rispetto alla crisi lavorativa che attraversa molte parti d'italia. il polo dell'alta gamma della moda, che si estende per 10 chilometri quadrati, chiede persone a lavorare per coprire gli alti ordinativi. Basti pensare che Gucci ci ha chiesto di passare dagli attuali 9 stabilimenti a 10, così come Kering e Yves Saint Laurent. Ciò non significa che non ci siano tensioni preoccupazioni ed incertezze per le persone che vi abitano, ma ci distingue rispetto a tante altre città della nostra dimensione».

La domanda di lavoro delle aziende da lei citate è oltretutto molto qualificata e ad un alto livello. Sia come soddisfazione personale che come condizioni contrattuali, qual è il segreto?
«E' senz'altro così, e voglio dire una cosa a tutti i ragazzi che guardano con interesse a questo mondo: non è impossibile entrarci: ben tre scuole di formazione lo prevedono come sbocco. Its MITA (Made in Italy Tuscany ndr.) per i giovani cittadini europei under 30 con un diploma, che impiega il 100% degli studenti. L'alta scuola di pelletteria Italiana organizzata su più corsi, ciascuno più breve del MITA e il Polimoda già ben nota da anni. l'importante è il desiderio e la voglia di imparare, non deve certo essere un ripiego ma un orizzonte di vita, altrimenti la frustrazione da ambo le parti è assicurata».

 

Anche sotto il profilo delle infrastrutture Scandicci è stata all'avanguardia con la prima linea della tramvia.
«Riusciamo ad integrare mobilità su rotaia con quella dolce, fino alla mobilità sostenibile con quella pubblica: è l'elemento di maggiore emancipazione delle comunità nel mondo. Nell'area fiorentina siamo stati i primi ma guai ad adagiarsi sugli allori. Autostrade al casello, nuovo proseguimento tramviario sono solo due dei prossimi dossier».

Il presidente dello Scandicci calcio Fabio Rorandelli cerca da tempo un'area per la costruzione del nuovo stadio. E' il momento opportuno?
«Non è che lo cerchi solo il presidente in antitesi al comune. Le alternativa ci sono: Vingone e San Giusto sono entrambe valide, ad inizio anno presenteremo il progetto, tenendo conto che il progetto dovrà essere completato entro il 2026».

Se avesse la bacchetta magica e potesse realizzare ciò che vuole, cosa farebbe come prima cosa da domani?
«Mi piacerebbe collaborare a livello nazionale per l’organizzazione dei servizi educativi. Stiamo perdendo la sfida con altri paesi europei sulla qualità della scuola primaria, sono i cittadini del futuro e non possiamo permetterci di non seguirli al meglio».

di Guido Innocenti

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