Nuove tariffe per la mensa scolastica: un aiuto per le famiglie in difficoltà

Le novità entreranno a regime a settembre 2019 con l'avvio del nuovo anno scolastico.

Pubblicato: 04 Aprile 2019 17:44

Con l'introduzione delle nuove tariffe per la mensa scolastica, il Comune di Campi Bisenzio ha fatto una scelta che permetterà a tantissime famiglie di pagare meno per la mensa dei loro figli, aiutando soprattutto chi ne ha più bisogno. Le novità entreranno a regime a settembre 2019 con l'avvio del nuovo anno scolastico.

Mensa scolastica: le novità

"Abbiamo aumentato le fasce Isee, passando dalle attuali 6 alle nuove 13 - spiega l'Assessore alle Politiche educative Monica Roso - ed abbiamo aumentato le risorse messe dal Comune, introducendo, al tempo stesso, nuove agevolazioni per chi ha più figli".

Nei prossimo due anni, infatti, saranno destinate al servizio maggiori risorse comunali pari a 100.000 euro.

"Passando da 6 a 13 fasce - continua Roso - abbiamo costruito un sistema di tariffe maggiormente progressivo, quindi più giusto, passando da una distribuzione piatta ad una crescente. Le riduzioni delle tariffe riguardano tutti, a partire dalle famiglie a Isee più basso che già pagavano una tariffa molto ridotta. Il costo reale di un pasto è pari a 5,57 euro ed il contributo più alto che viene chiesto alle famiglie è pari a 5 euro.

La fascia tra i 6 e i 25.000 euro era la più penalizzata dal sistema tariffario precedente, per questo abbiamo scelto di far pagare meno a queste famiglie, che avranno risparmi importanti.
I risparmi si concentrano soprattutto sulle fasce tra i 6.000 euro ed i 25.000 euro, che erano quelle maggiormente penalizzate dal sistema precedente. Calcolando 170 pasti annui il risparmio può arrivare fino a 370 euro l'anno".

Per le famiglie tra i 25 e i 35.000 euro di Isee il costo della mensa resterà invariato.
Per le famiglie tra i 35 e i 40.000 euro aumenterà di 0,4 euro e per quelle sopra i 40.000 euro di 0,6 euro.
Per tutte le famiglie sopra i 25.000 euro di Isee sono previste agevolazioni per il secondo e terzo figlio nell'ordine del 10% e 20%.