No a una strada intitolata a Pertini: bufera a Lucca
Accuse e controaccuse tra Pd e centrodestra. Il partito democratico accusa: "Una delle pagine più nere"
Lucca non intitolerà nessuna strada o piazza all'ex presidente della Repubblica Sandro Pertini. A deciderlo è stato il Consiglio comunale che, nella seduta di ieri, mercoledì 18 ottobre, ha bocciato la mozione del consigliere Daniele Bianucci (Sinistra con), respinta con 17 voti contrari e 12 a favore.
Una polemica che si è allargata fino a Roma in casa Pd, tanto da far intervenire anche la segretaria Elly Schlein. Ma andiamo per ordine.
Accuse e contro accuse in Consiglio
La discussione al voto è stata caratterizzata da una forte tensione, come quella tra l'assessore di Difendere Lucca Fabio Barsanti, ex leader di Casapound, e il consigliere del Pd, Francesco Raspini. Non si è fatto attendere l'intervento del centrosinistra.
Pd: "Una delle pagine più nere di Lucca"
"Le urla dell'assessore di Casapound Fabio Barsanti, gli sghignazzi dell'altra assessora del gruppo Mia Pisano, le grida del motto fascista A noi! del capogruppo di FdI Lido Fava, le spiegazioni fuori dell'emiciclo 'che no, a Lucca una strada ad uno che è stato partigiano non la si può proprio dedicare'. E soprattutto il silenzio imbarazzante del sindaco, rimarrà per sempre una delle pagine più tristi e nere". Si legge così in una nota dell'opposizione targata Pd a Lucca.
Forza Italia: "Perché non l'avete fatto prima?"
A spiegare il motivo della bocciatura durante le dichiarazioni di voto è stato il consigliere di Forza Italia, Giovanni Ricci.
"L'amministrazione ha fissato una road map che contiene priorità differenti. Quanto viene chiesto poteva essere fatto dai proponenti durante il periodo in cui hanno governato la città, nella precedente amministrazione. Non vediamo il motivo per cui oggi debbano chiederlo a noi dopo che per dieci anni hanno intitolato piazze, vie e monumenti ad altre figure".
Ma il centrosinistra accusa:
"Pertini è stato il presidente della Repubblica più amato dagli italiani, ha rappresentato a pieno il senso dell’unità nazionale e della democrazia richiamato dalla Costituzione. La seduta rimarrà per sempre come una delle pagine più tristi e nere della storia dell’assise di Palazzo Santini".
Polemica arrivata fino al Nazareno
Sul caso è intervenuta anche la segreteria del Pd Elly Schlein.
"Si stenta a capire quali siano i valori che guidano le destre in questo Paese. È sconcertante il 'No' arrivato dal consiglio Comunale di Lucca", afferma. "E di fronte alla storia di un uomo che ha dedicato la vita alla difesa della libertà e all'affermazione della giustizia sociale è arrivato anche lo scempio del capogruppo di Fratelli d'Italia che in Aula ha gridato 'a noi'", attacca Schlein.
Il commento del sindaco Mario Pardini
«È stato strumentalizzato tutto, non esiste la volontà di non intitolare a Pertini una strada, sono state estrapolate frasi dagli interventi dei Consiglieri comunali che non hanno senso decontestualizzate».
Questo quanto spiegato dal primo cittadino Mario Pardini, intervistato dal Corriere.
«Sì, difendo l'operato e il voto della mia maggioranza. Le cose non stanno come vengono raccontate. Ho lasciato parlare i Consiglieri, la penso come loro e mi spiace che siano stati estrapolati interventi che possono deviare il fuoco della discussione».
Interrogato su come la figura di Sandro Pertini possa essere divisiva, il sindaco di Lucca ha posto l'accento sul processo di scelta dei nominativi, il quale non rientrerebbe in questioni di merito.
«Il suo nome non è divisivo, è solo che l’amministrazione ha scelto un altro percorso per la toponomastica, abbiamo costituito una commissione apposita che se ne occupa. Vogliamo prendere in considerazione prima di tutto i grandi personaggi lucchesi, come ad esempio il pittore Antonio Possenti. Questo metodo nelle legislature precedenti non c’era e la sinistra ora si straccia le vesti inutilmente».