Multiutility, Sesto Fiorentino vota contro nell’assemblea dei soci di Consiag
Falchi: “No alla privatizzazione che cancella il referendum del 2011”.
Multiutility, Sesto Fiorentino vota contro nell’assemblea dei soci di Consiag
Il Comune di Sesto Fiorentino ha espresso un voto contrario alla fusione nella nuova multiutility e alla sua successiva quotazione in borsa nel corso dell’assemblea dei soci di Consiag che si è tenuta oggi e che ha visto la partecipazione in rappresentanza dell’ente del sindaco Lorenzo Falchi.
All’interno della società, destinata a confluire nella nuova aggregazione regionale, Sesto Fiorentino rappresenta, con il 9,18 per cento delle azioni, il secondo socio dopo Prato.
Il sindco Falchi
“Oggi in assemblea - afferma Falchi - abbiamo ribadito la nostra posizione, espressa chiaramente anche nel programma elettorale votato un anno fa dai sestesi: siamo fermamente contrari all’ingresso di privati nella nascente multitutility. Nel settore dei servizi pubblici è senz’altro necessario innovare e individuare assetti e dimensioni in grado di permettere al nostro territorio di competere a livello nazionale e di garantire il massimo livello di investimenti nelle reti e nelle infrastrutture. Ma in nessun caso i servizi pubblici possono essere ricondotti alle logiche di mercato e alle speculazioni private a cui ci esporrebbe la quotazione in borsa”.
La quotazione in borsa
“La quotazione in borsa - prosegue - va in tutta evidenza in contrasto con l’esito del referendum del 2011 che ha stabilito come la gestione dell’acqua debba essere pubblica. Trovo sbagliato, soprattutto in questo momento storico, intraprendere una strada che già in passato si è mostrata fruttuosa soprattutto per il privato a scapito della collettività e degli utenti. Sarebbe stato molto più utile approfondire altre modalità di approvvigionamento di risorse per gli investimenti, come obbligazioni e green bond che avrebbero consentito una gestione interamente pubblica dei beni comuni, sottraendola alle logiche del mercato e del profitto per pochi”.
La scomparsa di Consiag
“Con la scomparsa di Consiag si chiude una bella stagione di coraggio e protagonismo da parte dei comuni - dice ancora Falchi - Nell’ultima notte dell’anno 1970, compiendo un atto senza precedenti, il sindaco di Sesto Oublesse Conti procedette all’esproprio e alla municipalizzazione della rete del gas, fino ad allora in mano ai privati. Da quell’azione, la prima del genere in Italia, nacque alcuni anni dopo Consiag, un consorzio tra comuni sorto per portare acqua e gas in tutte le case, gestendo il servizio come un bene comune. Con la creazione della multiutility imbocchiamo invece una strada opposta che, con scelte sostanzialmente irreversibili, apre a prospettive di mercato per il futuro dei servizi nelle nostre comunità”.