Il valzer dei candidati a Palazzo Vecchio con Renzi che sceglie di stare al centro
Stefania Saccardi presenta la sua lista e annuncia che eventuali schieramenti verranno decisi al secondo turno
Manca poco più di un mese alle elezioni Amministrative di Firenze. E se il parterre dei candidati in corsa per Palazzo Vecchio ormai è composto, rimane il dubbio sui due outsider di questa partita: Cecilia Del Re, ex assessore comunale Dem della giunta di Palazzo Vecchio guidata da Dario Nardella e Stefania Saccardi, vicepresidente in Consiglio regionale e candidata con Italia Viva.
Ma se la prima ha già chiarito la sua posizione in caso di ballottaggio, escludendo una coalizione con Eike Schmidt, a parlare per Saccardi è Matteo Renzi che ha, invece, lasciato la porta aperta sia a Sara Funaro, candidata con il Pd, che al candidato del centrodestra, Eike Schmidt.
"Il nostro Governo lo ha chiamato per fare il direttore degli Uffizi – ha detto Renzi - Quindi il suo rapporto (quello di Schmidt, ndr) con Firenze nasce grazie al Governo Renzi che lo aveva incaricato di gestire il polo museale più importante d’Italia".
Dall’altro lato, aggiunge poi l’ex rottamatore, "c’è Sara Funaro, che è cresciuta con la lista Renzi nel 2009. Quindi – prosegue nella sua analisi - io sono di quelli che non hanno nessun problema né con Schmidt né con Funaro, a tutti e due abbiamo dato qualcosa".
"Al centro con Saccardi"
Convinta di arrivare al secondo turno è anche la stessa Stefania Saccardi che ieri, domenica 5 maggio 2024, ha inaugurato il comitato elettorale nel quartiere di Rifredi.
"Cosa faremo lo decideremo dopo – ha fatto sapere – Al “Centro con Saccard”, questo il nome della lista della vicepresidente del Consiglio regionale ,non è uno slogan – ha ancora spiegato -All’interno ci sono i nomi delle formazioni politiche che mi sostengono: Iv, Partito socialista, Libdem. Credo che esista uno spazio importante e che è al centro", ha evidenziato davanti alle 200 persone che sono venute ad ascoltarla.
Insomma, un colpo al cerchio uno alla botte per Italia Viva, che al momento tiene il piede in due staffe, anche se a onor del vero, a chiudere la porta ci ha pensato l’ex direttore degli Uffizi, già qualche giorno fa, commentando la possibilità di un’alleanza con Renzi come fantapolitica.
Ma si sa, in politica mai dire mai. E chissà se dalle sponde dell’Arno, in caso di secondo turno di voto, possa nascere una nuova coalizione, che per il centrodestra significherebbe conquistare per la prima volta Palazzo Vecchio, con lo sguardo diretto alle regionali 2025. Già perché le elezioni Comunali sono anche un banco di prova in vista appunto delle regionali.
E questo, chi oggi fa l’ago della bilancia, lo sa bene.