La polemica

Frana sulla Fipili di Lastra a Signa, Forza Italia all'attacco sui lavori che non partono

Affondo dei consiglieri metropolitani, comunali e membri di Forza Italia sui ritardi che si stanno verificando per la sistemazione della frana lungo la Fipili a Lastra a Signa.

Frana sulla Fipili di Lastra a Signa, Forza Italia all'attacco sui lavori che non partono
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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dal consigliere metropolitano di Forza Italia, Paolo Gandola, in merito allo slittamento dei lavori per sistemare la frana lungo la FipiLi a Lastra a Signa.

Frana Fipili, lavori in ritardo: l'affondo di Paolo Gandola (Forza Italia)

“Purtroppo i proclami iniziali da parte del Presidente della Regione Toscana e da ultimo anche della stessa Sindaco di Lastra a Signa Bagni che ipotizzavano tempi celeri e lavori che stavano procedendo velocemente si sono scontrati con la realtà delle cose. Sulla frana della FiPiLi nella zona di Via dei Carcheri a Lastra a Signa la situazione si sta facendo davvero preoccupante e si stanno evidenziando tutte le gravi carenze strutturali della strada, anche in sede costruttiva" – così si esprime Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia – centrodestra per il cambiamento.

"La situazione particolarmente preoccupante riguarda il fatto che sebbene le decine e decine di micropali che sono stati piantati nel terreno con l’aspettativa di fermarlo e consolidare il piano stradale superiore non stanno ancora dando i risultati previsti. La deformazione del terreno prosegue e questo continua a mettere a repentaglio la sede stradale della Strada di grande comunicazione al di sopra.

Va detto, però – prosegue il consigliere metropolitano– che Città Metropolitana sta impiegando tutte le risorse e tutti i mezzi possibili tramite il concessionario AVR per cercare di porre rimedio al problema, ma la situazione sta portando alla luce le gravi carenze strutturali della strada e delle c.d. fasce di rispetto. Una cosa grave, che andrà certamente valutata e accertata in tutte le sedi riguarda, ad esempio, la questione dei muri di contenimento sottostanti il tracciato stradale. Durante la frana si sono deformati, muovendosi in direzione del lago sottostante e la rotazione ha portato alla luce un fatto a mio avviso sconcertante: i muri mancano delle fondamenta, ovvero sono stati innalzati senza che gli stessi fossero ancorati saldamente al terreno sottostante tramite delle fondazioni adeguate. Questo non significa che questa sia la causa della frana, ci mancherebbe, ma è evidente che il potere di contenimento dei muri era totalmente inficiato da questa situazione. A chiarire questo fatto, proprio un paio di settimane fa, è stato lo stesso ingegnere Ferrante della Città Metropolitana di Firenze durante una commissione controllo convocata ad hoc per parlare della viabilità ed in particolare della FIPILI. A margine di quell’occasione – ricorda ancora Gandola – sebbene fosse già stato chiarito che la situazione era in particolare divenire e che non era possibile definire una data di riapertura certa la Sindaco di Lastra Bagni aveva comunicato che i lavori stavano procedendo velocemente e senza indugio. Oggi, ecco la doccia fredda e la cruda realtà".

“La situazione della FIPILI è un dramma non solo per il territorio lastrigiano, ampiamente colpito dai disagi di una prolungata chiusura della strada in direzione Firenze, ma per l’intera Regione – dichiarano Paolo Giovannini, Consigliere comunale lastrigiano e Coordinatore Provinciale, Claudio Becagli, coordinatore comunale Lastra a Signa e Giampaolo Giannelli, responsabile provinciale trasporti, In questo caso in crisi va tutto il sistema competitivo del territorio fiorentino e della Piana, il più grande e importante polo industriale della Regione. Siamo di fronte alla evidenza che le infrastrutture oggi presenti in Toscana siano assolutamente insufficienti a garantire una continuità industriale adeguata al momento economico che stiamo vivendo”. “Ci scontriamo con impietose situazioni che fanno dei nostri territori delle aree sempre meno appetibili per gli investimenti".

"La Regione Toscana e le istituzioni in genere - - dichiarano all’unisono Gandola, Giovannini, Becagli e Giannelli- hanno colpe gravissime. Ogni giorno perso, negli anni scorsi, è stato un tassello che ci ha condotti in questa grave situazione” Oggi veniamo a conoscenza del fatto che addirittura sarebbe in forse l’apertura di una corsia direzione Firenze entro l’estate. E’ una situazione davvero imbarazzante e che rischia di distruggere le già precarie condizioni relative alla uscita dalla crisi economica in cui siamo a causa della pandemia. Oggi serve un cambio di passo da parte della Regione. Chiediamo di sapere concretamente quali saranno i passaggi futuri e se la Regione avrà voglia di investire ingenti risorse sul tracciato della strada e, soprattutto, come ed in quali tempi. I Toscani hanno diritto di sapere con certezza come stanno le cose. Il tempo dei comunicati di circostanza è terminato”.

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