POGGIO A CAIANO

Cartello accusatorio all'ingresso del cimitero: "Vergogna" - IL VIDEO

Cartello accusatorio all'ingresso del cimitero: "Vergogna" - IL VIDEO
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Cartello accusatorio all'ingresso del cimitero di Poggio a Caiano: il Sindaco risponde.

Cartello accusatorio all'ingresso del cimitero

La scorsa notte la bacheca all’ingresso del cimitero comunale di Poggio a Caiano è stata deturpata con un cartello che pone sul piano politico la scelta di tenere ancora chiuso il cimitero, nonostante la riapertura in altri Comuni. Fatto peraltro falso, considerando che sia in Toscana che nel resto d’Italia molti Comuni di ogni colore politico hanno scelto, per tutelare i propri cittadini dalla possibilità di contagio, di tenere ancora chiusi i cimiteri. A riguardo il Ministero della Salute si è espresso chiaramente sottolineando il fatto che i cimiteri dovranno essere oggetto di particolare controllo ed attenzione fino a 30 giorni dopo la fine della situazione d’emergenza in cui ci troviamo. Questo perché sono luoghi d’incontro e perché sono frequentati soprattutto dalla fascia più anziana della popolazione, che è anche quella più fragile, quella che in caso di contagio corre maggiori rischi per la propria salute.

La risposta del Sindaco

“Posticipare l’apertura del cimitero è una scelta dolorosa – commenta il sindaco Francesco Puggelli – In queste settimane abbiamo tutti fatto grandi sacrifici: da domenica a lunedì saranno anche cambiate alcune regole, ma non è cambiata in una notte la situazione d’emergenza epidemiologica. Il coronavirus è ancora presente sul nostro territorio e ne sono la prova il decesso di ieri a Prato, la nostra concittadina che è stata contagiata, i tre volontari della protezione civile risultati positivi ai test sierologici. Per questo è ancora presto per abbassare la guardia ed è necessaria la massima cautela”.

Il cartello apparso al cimitero comunale è sovrastato dalla scritta parola “Vergogna” ed incita a porre attenzione al voto delle prossime elezioni amministrative.

“Non voglio prendere in considerazione l’ipotesi che dietro a questo ci sia un attacco politico – aggiunge Puggelli – sebbene contemporaneamente sia apparsi messaggi simili sulle pagine social di diversi esponenti dell’opposizione. Trovo vergognoso che si usi questo tema, il dolore per chi ci ha lasciati, per fare speculazione politica. Difendo questa scelta, come tutte le altre dall’inizio dell’emergenza e le chiusure ancora in corso di numerosi giardini del territorio, che  sono state fatte seguendo un unico principio: garantire la salute dei miei concittadini, soprattutto quelli più fragili. Non mi vergogno di quando ho detto di stare in casa. Non mi vergogno di quando ho detto che era importante fare uno screening e ho portato i test sierologici in tutta la Provincia, facendoli io stesso come medico volontario. Stanno facendo sacrifici i lavoratori, le famiglie, chi non può vedere i propri cari e chi non può andare al cimitero a trovare chi ha perso, ma la gran parte dei poggesi lo stanno facendo in modo ordinato e responsabile, consapevoli che solo attenendosi alle indicazioni potremo uscire presto da questa emergenza. La fase 2 è ancora più difficile della fase 1: dobbiamo impegnarci ancora di più per non rischiare di fare passi indietro e rendere vani tutti gli sforzi compiuti finora”.

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