Bufera sullo spettacolo teatrale "La Favola di Valibona"
Il Comune rivendica la scelta della “Favola di Valibona” per il programma teatrale dedicato alle scuole: “Fa parte del nostro progetto per coltivare la memoria, nei cittadini di tutte le età”.
Ricorre tra meno di un mese il 76° anniversario della battaglia di Valibona, che il 3 gennaio 1944 diede il via alla Resistenza in Toscana. Un anniversario che l’Amministrazione ha scelto di celebrare anche nelle scuole, proponendo lo spettacolo “La favola di Valibona” nel programma teatrale offerto dal Comune per le classi primarie di Calenzano.
Bufera sullo spettacolo teatrale "La Favola di Valibona"
“In seguito alle contestazioni di cui ha dato notizia oggi la stampa – ha commentato il Sindaco Riccardo Prestini – rivendichiamo la scelta di questo spettacolo per le scuole. Una scelta che rientra pienamente nel più vasto programma portato avanti da anni dal Comune di Calenzano, per diffondere e coltivare la memoria del passato tra i nostri cittadini, di ogni fascia di età, con particolare riguardo alla storia locale. La battaglia di Valibona è un patrimonio di tutta la comunità. È stata la prima battaglia della Resistenza in Toscana e della liberazione dal nazi-fascismo e quindi il simbolo della lotta per la democrazia e la libertà, tanto da avergli dedicato un memoriale”.
Il fatto
L’Amministrazione risponde così ad alcune proteste sorte nei giorni scorsi, in occasione delle rappresentazioni teatrali per le classi: “La Resistenza, la lotta partigiana e l’antifascismo fanno parte del patrimonio di valori fondanti della nostra Carta Costituzionale e della nostra Repubblica e sono quindi patrimonio di tutte le forze democratiche che siedono in Parlamento – ha continuato il Sindaco -, perché è grazie a questa parte della nostra storia che esiste un parlamento, dei partiti, libere elezioni e libertà di espressione. Vedere montare una polemica sul diritto degli alunni alla conoscenza della storia, anche con forme artistiche e narrative più accattivanti della lezione frontale, dispiace, perché è il sintomo di un cambiamento culturale in atto, teso a nascondere alle future generazioni la verità storica anche tramite processi di revisionismo su fatti reali e accertati, proprio quel cambiamento che vogliamo arginare con i progetti sulla memoria”.
Formazione civica a Calenzano
Il Comune finanzia da anni il viaggio della memoria nei campi di sterminio nazisti, celebra il Giorno della Memoria il 27 gennaio, ha acquistato il fienile sulla Calvana dove si tenne la battaglia per aprirci il Memoriale di Valibona, promuove le celebrazioni della Liberazione d’Italia il 25 aprile, della Repubblica il 2 giugno, della Liberazione di Calenzano il 6 settembre, della battaglia di Valibona il 3 gennaio.
Sempre nell’ottica della formazione civica dei giovani cittadini, lo scorso 6 settembre ha organizzato, per i diciottenni, un incontro con il costituzionalista Giovanni Tarli Barbieri, che ha ripercorso proprio il legame tra Liberazione e Costituzione. Più recentemente ha aderito alla manifestazione contro l’odio, a sostegno della Senatrice Liliana Segre, dello scorso martedì a Milano e nella prossima seduta del Consiglio Comunale la Giunta porterà un ordine del giorno a sostegno della commissione del Senato sul tema dell’incitamento all’odio.
“Informare e formare quelli che saranno i futuri cittadini sulla nostra storia e sui valori fondanti della democrazia – ha concluso il Sindaco – non solo è opportuno e doveroso, ma è e dovrebbe essere il compito primario di tutte le istituzioni che hanno un ruolo nell’organizzazione politica e sociale della comunità. A partire proprio dall’istituzione scolastica che ha come principale obiettivo quello dell’istruzione e della formazione delle nuove generazioni. Un compito che non è né ideologico né di parte, ma la suprema garanzia di un sistema scolastico che dà ai futuri cittadini tutti gli strumenti necessari a svolgere il proprio ruolo nella nostra società”.
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