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Ballo delle debuttanti: ora si muove anche il Ministro

Ballo delle debuttanti: ora si muove anche il Ministro
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L'apertura della preside Giovanna Nunziata non è bastata e adesso anche il ministro Bianchi chiede spiegazioni telefonando al Convitto Cicognini di Prato.

Ballo delle debuttanti: ora si muove anche il Ministro

Tutto è iniziato circa una settimana fa quando una coppia di ragazze aveva richiesto di poter andare al ballo insieme. Ma lo storico ballo delle debuttanti del Convitto Cicognini di Prato, che era stato interrotto per molti decenni e ripreso solo nel 2016, non è aperto alle coppie dello stesso sesso. Motivo per cui per loro la preside aveva dovuto dire di no, promettendo però che per settembre il regolamento sarebbe stato rivisto.

Tutto ciò però sembra non sia bastato e sul "caso ballo delle debuttanti" si è scatenato in pochi giorni una pioggia di interventi e commenti.

Ultimi due in ordine di tempo, quello del presidente della provincia Francesco Puggelli che ha dichiarato:

"La scuola non insegna solo a diventare bravi medici o ingegneri. La scuola dovrebbe insegnare ad essere donne e uomini cittadini del mondo. La scuola abbatte le barriere e i pregiudizi. La scuola apre la mente e il cuore.
La scuola è inclusione!
Oggi ho parlato con alcuni dei ragazzi coinvolti in questa brutta vicenda che riguarda uno dei nostri istituti scolastici.
Prato è una città che non discrimina. Prato è la città che offre a tutti le stesse opportunità.
Nella nostra provincia siamo stati tra i primi d’Italia a creare una rete anti discriminazione nei nostri istituti superiori e il protocollo Ready per le pari opportunità per garantire tutele e diritti a chiunque a prescindere dal proprio orientamento sessuale, dalla religione o dalla etnia. E da anni nelle scuole stiamo facendo un importante percorso di educazione culturale per spiegare ai ragazzi che l’eguaglianza e l’inclusione sono le basi di qualsiasi società moderna e democratica.
Vicende come questa rischiano di vanificare tutto il lavoro svolto con i ragazzi. Non solo: basta un episodio come questo per far perdere di ogni credibilità le istituzioni agli occhi dei ragazzi che oggi hanno maturato una grande sensibilità oltre ad una grande consapevolezza circa i propri diritti, spesso molto più di tanti adulti il cui compito però - il nostro compito - è accompagnare la crescita dei nostri giovani nel migliore dei modi, difendendoli, non discriminandoli!
Comprendo l’importanza e il valore della tradizione del ballo, ma le tradizioni preservano il proprio significato se vengono messe a servizio delle persone, non il contrario.
Le persone vengono prima, anche a costo di rivedere certe tradizioni. Perché la scuola deve dare l’esempio e la democrazia è un esercizio che va praticato ogni giorno!
Intendo prendermi a cuore questa vicenda, ho parlato con i ragazzi e lo farò anche con la scuola soprattutto per rispetto verso la comunità pratese che in più di un’occasione ha dato prova di saper trasformare le “differenze” (se di differenze si può parlare) in ricchezza!"

E infine la telefonata del Ministro Patrizio Bianchi che ha chiesto spiegazioni n merito alla dirigente scolastica. Ed è proprio l'intervento del Ministro che sembra aprire uno spiraglio per la possibile soluzione di un nuovo regolamento che possa accogliere anche le coppie formate da studenti dello stesso sesso. È quanto si augura anche il deputato di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che sul tema ha presentato un’interrogazione parlamentare. «La scuola è inclusione e non discriminazione», dice il vicepresidente della commissione cultura di Montecitorio. «Dato che il ballo si terrà il 18 giugno, spero che il ministro Patrizio Bianchi intervenga. L’ottusità burocratica non può diventare la cifra dominante della vita scolastica».

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