Asse Roma - Firenze, ma è gelo Giani - Meloni sulla visita al Meyer, poi le scuse. In Toscana altri 66milioni per gli alluvionati
La firma con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati
"Siamo riusciti a definire la copertura dei 66 milioni di euro necessari alle famiglie colpite" dall'alluvione: "questo lavoro ci consente la settimana prossima" di presentare "un emendamento al decreto Pnrr per avere le risorse immediatamente disponibili".
E' questa la novità con cui si è presentata a Firenze la premier, Giorgia Meloni, a margine della firma dell'accordo inerente al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Ma non è stato l'unico fuori programma.
La visita al Meyer e le polemiche
Ha il viso teso e contratto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, quando Meloni parla davanti ai cronisti e si scusa per l'ora di ritardo in Regione dove la stava aspettando il governatore. Lui la guarda, annuisce, senza alcun cenno di chi vuole comprendere, quello sgambetto.
Ma facciamo un passo indietro. Il cerimoniale prevedeva l'arrivo di Meloni in Regione, firma del protocollo e poi una visita all'ospedale pediatrico Meyer, quale eccellenza della sanità toscana. Ma il presidente del Consiglio ha preferito iniziare dal fondo ed è andata a far visita a due famiglie palestinesi. Motivi si sicurezza, dirà poi. Cosa, che il presidente della Regione Toscana non ha digerito e anzi lo ha fatto letteralmente mandato su tutte le furie.
Meloni: "Mi scuso con Giani per la visita al Meyer. Ci torneremo"
"Con Giani avevamo valutato di fare una cosa più ampia oggi al Meyer, poi ci sono state delle necessità di sicurezza che lo hanno impedito - ha spiegato - per cui mi devo scusare col presidente che non siamo riusciti a fare la visita che avevamo programmato al Meyer.
Mi prendo l'impegno di tornarci insieme, mi sono limitata a fare questa visita privata a queste due famiglie di questi due bambini palestinesi provenienti da Gaza che sono curati al Meyer per tenere alta l'attenzione sul ruolo che l'Italia sta giocando in questa delicata fase, soprattutto sulla materia umanitaria".
Meloni: "Alla Toscana destiniamo un miliardo"
Alla Toscana "destiniamo complessivamente risorse del fondo di Sviluppo e coesione per oltre 683 milioni, di cui 110 erano già stati assegnati come anticipo nel 2021 - ha spiegato durante il suo intervento la premier - Se a queste risorse Fsc, che includono anche 102 milioni necessari a cofinanziare i programmi europei, aggiungiamo i 381 milioni che sono già stati resi disponibili da altre fonti finanziarie arriviamo a circa 1 miliardo di euro, e con questi fondi vengono finanziati complessivamente 176 progetti".
Ma cosa si tratta? In Toscana 531milioni di euro
Strade, sanità, difesa del suolo, cultura, sport. E' qui che saranno investiti i 531 milioni, che si aggiungono ai 151 già assegnati in anticipazione nel 2021 e nel 2023, per un totale di oltre 680.
Giani, illustrando a tratti ampi i tanti interventi fatti e quelli in arrivo, precisa che:
"la logica è quella della Toscana diffusa, quella dei piccoli centri. Il Fondo è articolato per dare opere di sostanza in tutti i territori, ben al di fuori delle grandi città. Ci sono numerosissime opere di investimento per la difesa del suolo".
Il presidente della Toscana parla davanti alla platea della sala Pegaso, affollata di autorità, esponenti politici, amministratori pubblici. In prima fila il premier Giorgia Meloni, il ministro Raffaele Fitto con il quale, ricorda Giani, sono stati mesi di grande collaborazione. La logica degli interventi sul territorio, di prevenzione e tutela, si sposa con “l’accorato appello” per avere risorse destinate al ristoro per i danni prodotti dall’alluvione del 2 e 3 novembre scorsi, che ha prodotto 2,7 miliardi di danni:
"Per dare risposte in termini concreti ai bisogni dei cittadini. Questa – ribadisce a più riprese il presidente - rimane la nostra priorità. Da martedì 12 marzo infatti stanno arrivando i bonifici dalla Regione, 25 milioni divisi tra poco più di 10 mila famiglie".
L’anticipazione dei fondi Fsc con la delibera CIPESS 79/2021 aveva assegnato 110,9 milioni destinati in misura prevalente a interventi di edilizia scolastica e di difesa del suolo. Con la delibera CIPESS 17/2023 erano stati poi assegnati 41 milioni per l’intervento di messa in sicurezza operativa e bonifica della falda e del suolo dell’area di Piombino, che vanno ad aggiungersi ai 47 già assegnati a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione del ciclo di programmazione 2014/2020.
Ora, gli interventi finanziati con l’ulteriore assegnazione di 531 milioni, porteranno a investimenti in opere pubbliche. Soggetti attuatori saranno prevalentemente gli enti locali della Toscana oltre alla stessa Regione ed enti e agenzie regionali. Una parte di questi fondi Fsc, per circa 102 milioni, sarà destinata a cofinanziare i programmi comunitari, in particolare Fesr 21/27, liberando corrispondenti fondi di natura corrente da poter dedicare alla sanità: "anche con l’obiettivo - precisa Giani - di arrivare a ridimensionare l’aumento Irpef".
L’altro intervento ‘pesante’, di oltre 100 milioni, è sulle strade. Si completano i tre assi della tranvia sull’area metropolitana.
L’intervento su Sesto Fiorentino ha un valore strategico: a Castello, l’intersezione con la tratta ferroviaria Lucca, Pistoia, Prato, permette l’accesso diretto al centro direzionale di Novoli senza bisogno di passare da Santa Maria Novella.
Il secondo intervento di grande rilevanza è quello del Cipressino, ovvero 65 milioni che consentiranno da Paganico, sulla superstrada Siena-Grosseto, di collegare l’Amiata e quindi rendere più vicine a tutta la Toscana le arre interne del monte. Ci sono poi i tre interventi nella Valdinievole, per più di 30 milioni, nella Piana - a Campi Signa e Lastra a Signa – e la tangenziale di Cortona.