Abbattimento lupi: sì o no? Il Governo si contraddice
Il Ministro dell'Ambiente aveva scongiurato una possibilità che Il Ministero dell'Interno ora concede a Trento, Bolzano e Valle d'Aosta.
Attaccato in settimana sulle alture del Monferrato un allevamento di daini. Lo raccontano i colleghi astigiani de laNuovaprovincia.it. Ben 8 gli animali uccisi, è l’ennesimo caso nella nostra regione e anche questa volta è il lupo l’indiziato numero uno (anche se sarà il servizio veterinario competente a fornire il verdetto definitivo al termine delle indagini).
Abbattimento lupi: selettivo… oppure no?
Insomma, una problematica, quella dei lupi, che rimane fortemente attuale. A inizio mese, Sergio Costa, ministro dell’Ambiente in quota Movimento 5 Stelle aveva fissato un paletto importante:
“Non servono abbattimenti, ma una strategia”
Così il politico alla presentazione ufficiale del Piano conservazione e gestione del lupo, in netta controtendenza rispetto al precedente provvedimento in cui si ipotizzavano eliminazioni selettive e che aveva scatenato le proteste degli ambientalisti.
QUI L’INTERO ARTICOLO: Piano conservazione e gestione del lupo in Italia: no abbattimenti selettivi
Il Viminale scrive ai prefetti: “Allarme lupi, sì all’abbattimento”.
Ora però, una circolare inviata da un altro Ministero – quello dell’Interno guidato da Matteo Salvini – sembrerebbe cambiare di nuovo le carte in tavola.
E’ stata inviata per ora solo alle province di Trento, Bolzano e alla regione Valle d’Aosta a firma del capo di Gabinetto Matteo Piantedosi e licenzia l’abbattimento selettivo “solo a condizione che sia stata verificata l’assenza di altre soluzioni praticabili“.
Ma la decisione del Viminale è stata subito contestata dagli animalisti:
“I lupi non rappresentano emergenza di ordine pubblico”, ha subito sottolineato Enpa.
E comunque riapre un dibattito che resta acceso a prescindere, malgrado per le altre regioni non sia stato formalizzato alcun via libera agli abbattimenti.
I precedenti in Toscana: