Turismo e Commercio a Firenze’: le proposte di Fratelli d’Italia per la ripartenza della città
“La pandemia doveva lasciare qualcosa di buono alle spalle, ovvero un ripensamento di quel modello turistico che è risultato fallimentare.
Turismo e Commercio a Firenze’: le proposte di Fratelli d’Italia per la ripartenza della città
‘Turismo e Commercio a Firenze’ è il convegno organizzato dal gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano che si è svolto oggi all'auditorium Spadolini del Consiglio. Un confronto con le categorie dei settori economici più colpiti dalla crisi economica innescata dalla pandemia, a partire dal quale poter tracciare un nuovo profilo di città. Sono intervenuti, tra gli altri, Aldo Cursano - Presidente Confcommercio Firenze -, Francesco Bechi - Presidente Federalberghi – ed esponenti locali e nazionali del partito di Giorgia Meloni.
“La pandemia doveva lasciare qualcosa di buono alle spalle, ovvero un ripensamento di quel modello turistico che è risultato fallimentare. Purtroppo, finita l’emergenza Covid, siamo ritornati esattamente alla situazione precedente. Consumo di suolo, turismo usa e getta e milioni di visitatori che non portano una reale ricchezza. Oggi – ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, Francesco Torselli – siamo di fronte a un bivio, o si cambia il modello turistico fiorentino o si sta alla sorte in attesa della prossima emergenza che metterà in ginocchio la nostra città.
Idee dirompenti
Per noi servono idee anche dirompenti. Abbiamo racchiuso tutto questo in uno slogan: discussione contro dogma. Non devono più esistere tematiche che non si ha il coraggio di mettere in discussione. Una su tutti, l’accesso al centro storico. La Ztl è infatti uno dei dogmi da superare. Riteniamo che debba essere rivista considerando che il settore dell’automative si sta indirizzando verso la transizione energetica. Allora, se le nostre automobili diventano ecologiche perché devono ancora esistere gli stessi limiti nati per le vetture ultra-inquinanti?
Altro dogma da superare è sicuramente quello dei tavoli. Chi meglio dei commercianti fiorentini hanno a cuore la loro città? Per noi è il tempo di superare queste regole assurde che imbrigliano le attività economiche. E non solo. Sappiamo fin troppo bene che le piazze vuote non fanno altro che alimentare la criminalità. Riteniamo che un luogo ben organizzato e accogliente, sia la soluzione migliore per garantire la sicurezza”.
Cosa fare per far crescere la città
“Perché la città cresca davvero - ha concluso Torselli - occorre anzitutto costruire una pista nuova per l’Aeroporto di Firenze, in modo da garantire infrastrutture all’altezza di un capoluogo di Regione; incentivare il turismo de-stagionalizzato per non appesantire eccessivamente i periodi estivi e delocalizzare i flussi turistici anche verso altri luoghi della nostra bellissima Regione; urlare un grande No alla Bolkestein (specificatamente riferibile anche alle guide turistiche “europee”); rimodulare i canoni d’affitto per gli albergatori; e costruire un polo fieristico all’altezza della nostra città utilizzando, perché no, i fondi del Pnrr”.
Il convegno ha aperto ‘Gli Stati generali del Turismo’ di Fratelli d’Italia in Toscana: un ciclo di incontri con politici, esperti del settore e categorie economiche che porterà ad elaborare le proposte per il rilancio del turismo toscano.
“Abbiamo deciso di partire dal nostro capoluogo, una delle città d’arte più belle del mondo. Gli stati generali del turismo - ha spiegato il consigliere regionale FdI e vice-presidente della II Commissione, Vittorio Fantozzi - daranno una risposta organica alle questioni poste dagli operatori valorizzando le differenze che rendono unico, nella sua infinita bellezza e pluralità di offerte e di occasioni, la nostra Regione. Il turismo a Firenze si potrà riprendere se ai tradizionali vettori commerciali, quali quelli rappresentati dal turismo internazionale di massa, saprà affiancare forme di promozione e di valorizzazione delle risorse più innovative e comprensive di esperienze più di nicchia, quali il turismo pet friendly, quello esperienziale, quello legato al gusto ed altro ancora. Mi piacerebbe anche che si portasse cultura e turismo in periferia.
La nostra proposta sul portale toscano del turismo cerca di porre rimedio ai limiti di una promozione da parte di organismi regionali talvolta poco orientata al cliente”.