Toscana Aeroporti, SI Toscana non ci sta: "E' una scelta politica della Regione in favore dei privati"
Sinistra Italiana Toscana affonda il colpo nei confronti della Regione sulla questione relativa a Toscana Aeroporti e si scaglia contro l'amministrazione.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Sinistra Italiana Toscana sulla questione di Toscana Aeroporti che tiene banco nel dibattito politico regionale.
Toscana Aeroporti, SI Toscana all'attacco: "Scelta politica della Regione in favore dei privati"
L'astensione della Regione Toscana sugli assetti societari di Toscana Aeroporti è una scelta politica a favore dei privati. E’ quello che è successo nella recente assemblea dei soci di Toscana Aeroporti S.p.A. che oltre ad aver approvato il bilancio dell'esercizio 2020, chiaramente influenzato dal blocco del traffico aereo a causa della pandemia, ha apportato una sostanziale modifica allo statuto societario in termini di “governance”, che avrà i suoi effetti tra 3 anni, alla scadenza dell'attuale consiglio. Ma l'abbandono del ruolo dei soggetti pubblici, e una loro minore presenza, accettato dalla Regione astenendosi sulla modifica statutaria, è solo la naturale conclusione di scelte politiche che vengono da lontano, fin da quando è stato deciso di affidare a privati la maggioranza delle due società, poi accorpate nell'unica Toscana Aeroporti. Scelte fatte dal Pd che governa la Regione da anni.
L’attuale Cda appena eletto è composto da 15 Consiglieri, di cui 9 di riferimento del socio di maggioranza Corporation America Italia, 5 dai soci pubblici e 1 dal Sogim dei Fratelli Panerai. Con la modifica apportata allo statuto societario il socio di maggioranza Corporation America, in forza delle quote societarie possedute, vedrà aumentare il proprio peso decisionale fino a 11 consiglieri a discapito dei soci pubblici. Le ragioni che hanno portato alle modifiche societarie potrebbero essere molteplici, non ultima quella di impoverire il peso della rappresentanza pubblica nelle decisioni che contano. Ma potrebbe essere stata una mossa di ampio orizzonte per garantire comunque a Corporation America la certezza di poter avere sempre la maggioranza decisionale anche nel caso di un futuro sostanzioso aumento di capitale con l’ingresso di un nuovo investitore privato, anche di un paese democratico in pieno “rinascimento”, di fronte allo scenario (continuano sempre a credere di poter costruire un nuovo aeroporto a Firenze...) di un possibile sviluppo del polo aeroportuale toscano.
Quello che è inquietante è l’astensione del rappresentante della Regione Toscana su mandato della Giunta regionale, tutta, senza che nessuno abbia sollevato questioni e abbia agito di conseguenza. I comunicati di esponenti del Pd e di altre forze di maggioranza contro la scelta della regione sono solo lacrime di coccodrillo. I fatti parlano chiaro: nessuna voce contro si è sollevata nella giunta regionale. Tutti i componenti della giunta regionale hanno votato a favore della proposta di astenersi nel Cda di Toscana Aeroporti.
Il non voto della giunta, unitamente a quello della C.C.I.A.A. di Prato e del socio di minoranza Gestim, ha di fatto spianato la strada al disegno egemone di Corporation America e C.C.I.A.A. di Firenze, da sempre allineati e concordanti. La Regione si è astenuta e non ha votato contro la decisione di modifica dello statuto per non esporsi nelle questioni di una società a maggioranza privata (o contrariarla!) appellandosi a ragioni esclusivamente tecniche come quelle che non consentono di discutere in consiglio le decisioni che riguardano società quotate in Borsa, che vengono comunicate solo all'ultimo momento. Siamo preoccupati dal comportamento remissivo e subalterno che la Regione mantiene tutte le volte che è coinvolto il rapporto con Toscana Aeroporti Spa, i suoi rappresentanti locali e i loro sponsor politici.