Il parere economico

Manovra fiscale 2024: il giudizio di Apit Italia sulle anticipazioni del vice ministro Maurizio Leo

Le partite Iva sono insoddisfatte di quanto sta facendo il Governo

Manovra fiscale 2024: il giudizio di Apit Italia sulle anticipazioni del vice ministro Maurizio Leo
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Cosa si devono aspettare gli italiani dalla prossima manovra fiscale del Governo?

Ce ne parla l'aretino Massimo Gervasi Presidente dell'associazione delle Partite iva Apit Italia.

"Sono due le anticipazioni del viceministro dell'Economia e delle Finanze Maurizio Leo, che verranno approvate dal Governo nei prossimi mesi: la riscrittura totale del calendario fiscale e il concordato preventivo biennale.

Purtroppo il tutto preannuncia e fa intendere che il Governo continuerà a perseguire la rotta sbagliata.

A seguito delle tante missive inviate anche dalla nostra Associazione con richieste specifiche, ossia semplificazioni degli adempimenti e riforme del sistema amministrativo e finanziario, il Governo tecnico risponde invece riscrivendo il calendario fiscale (ha praticamente spostato le date delle scadenze). Hanno praticamente cambiato gli addendi ma il risultato non cambia”.

La ragione è  evidente secondo Massimo Gervasi

"Sostanzialmente il Governo ha pensato bene di anticipare il termine di presentazione delle dichiarazioni ma lo ha fatto con il chiaro scopo di fare spazio ad altri adempimenti. Noi invece avevamo chiesto di cancellare alcuni dei tanti adempimenti così da snellire le dichiarazioni.

Scopo, chiaro del Ministero è quello di ritagliare spazio per i contraddittori semplificati così da rendere possibile l'introduzione del concordato preventivo di massa. Quindi nessuna semplificazione, fatta eccezione di escludere dagli adempimenti il mese di agosto e dicembre; un periodo di pausa per i professionisti commercialisti ma anche per gli stessi addetti dell'Agenzia delle Entrate.

Il Governo non ha compreso che il problema non sono solo le scadenze ma le incompatibilità che si creano tra l'esecuzione di un adempimento e le variegate tipologie di documenti da compilare. La dichiarazione dei redditi per esempio è stata completamente rettificata e molto spesso vengono chieste informazioni già note all' Agenzia delle Entrate; tempo perso quindi che potevano evitare a contribuenti e commercialisti”.

Queste le conclusioni del presidente di Apit Italia

"Fare una riforma fiscale non vuol dire anticipare o posticipare un adempimento ma fare in modo che quell'adempimento sia semplificato a beneficio di tutti e non solo a pro dell’agenzia finanziaria".

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