L'allarme degli imprenditori: "Si bloccano gli affitti turistici brevi, ma si lascia fare shopping alle multinazionali"
Intanto nella zona dell'Isolotto arriva Starbucks. "Difendiamo il commercio di quartiere"
"A Firenze stiamo assistendo a un paradosso: il Comune cerca di limitare gli affitti delle case ai turisti ma non ci sono interventi quando interi palazzi vengono acquisiti da magnati stranieri. Dov’è la coerenza in questo approccio?".
Lo afferma Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, associazione nazionale di categoria del turismo residenziale.
"Da oltre dieci anni edifici della città vengono comprati da fondi americani, europei, asiatici che investono per trasformarli in resort, alberghi stellati, studentati di lusso, luoghi esclusivi. L’ultima notizia – aggiunge Fagnoni – riguarda Palazzo Sassetti, dimora del trecento, su cui interverrà un grande gruppo straniero.
Non siamo contrari a imprenditori che vengono a riqualificare strutture locali e investire nella città. È evidente però un’ipocrisia politica perché intanto il Comune sta cercando di far passare una norma contro le locazioni brevi al turismo. Una scelta che frena l’economia locale e toglie una fonte importante di guadagno a tanti fiorentini e imprenditori locali”.
"Più volte è capitato a Firenze che a vendere gli immobili a grandi investitori privati fossero enti pubblici o partecipate pubbliche. Fatichiamo a comprendere quindi la congruenza in questa politica che afferma di essere sempre a favore di Firenze – conclude il presidente di Property Managers Italia – Una città che in questo modo perde suoi palazzi storici, aggravando la questione abitativa e del caro affitti che invece si dice di voler risolvere".
Intanto un altro allarme arriva da TNI Italia, che invita la nuova sindaca di Firenze, Sara Funaro, di scegliere in Giunta nomi non dettati da logiche partitiche e di difendere le periferie e il commercio di quartiere.
"Ci troviamo di fronte all'apertura di un nuovo Starbucks a Firenze, una situazione drammatica per il nostro settore. Dieci anni fa, l'idea di un Starbucks in via Canova, all'Isolotto, sarebbe stata impensabile.
Come Palazzo Vecchio ha impedito l'apertura di un McDonald's in piazza del Duomo, deve ora intervenire anche nelle periferie per bloccare l'espansione delle multinazionali e tutelare il commercio locale", ha detto l'imprenditore fiorentino e presidente di TNI Italia Raffaele Madeo.