barberino tavarnelle

Il Chianti investe sulla moda: nasce Furla Academy per i giovani e i disoccupati

Il know-how del patrimonio manifatturiero sarà trasmesso alle nuove generazioni

Il Chianti investe sulla moda: nasce Furla Academy per i giovani e i disoccupati
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Moda, innovazione e cultura digitale si incontrano tra le colline del Chianti per creare ‘gli ingegneri della cartamodello’, figure professionali tese a consolidare il ponte di saperi che unisce e valorizza il dialogo tra passato e presente. Nei territori di area fiorentina, dove da anni istituzioni e realtà produttive lavorano in sinergia e intrecciano le loro competenze nel solco della formazione di qualità si compie il primo passo verso la creazione di “Furla Academy”, una scuola gratuita che investe sul futuro dei giovani e sul lavoro territoriale con l'obiettivo di formare nuove professionalità legate al mondo della pelletteria.

Grazie alla collaborazione tra Chiantiform, l’agenzia formativa di cui fanno parte cinque comuni chiantigiani e di area fiorentina (San Casciano in Val di Pesa, Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti, Impruneta e Bagno a Ripoli) e il marchio Furla, una delle aziende leader in Italia nel settore moda, si aprono inedite opportunità formative che potranno realizzare concreti sbocchi occupazionali a favore dei giovani e degli inoccupati. Il corso è finanziato dall’Unione europea nell’ambito di GiovaniSì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.

Come si compone il progetto

Il progetto si compone di due percorsi professionalizzanti GOL Reskilling, progetto Pret a porter relativi al made in Italy indirizzo moda, che si svolgeranno in parte presso il nuovo stabilimento Furla, situato nell’area industriale di Sambuca Val di Pesa nel Comune di Barberino Tavarnelle, in parte presso la sede di Chiantiform nel Comune di San Casciano in Val di Pesa. I corsi che si attiveranno non appena sarà raggiunto il numero minimo di 8 allievi sono gratuiti ed è previsto un piccolo rimborso per la frequenza a favore dei partecipanti.

Il primo è finalizzato all’Ingegnerizzazione di modelli per la produzione e alla realizzazione dei cartamodelli. Al corso potranno accedere persone di qualsiasi età, purché maggiorenni, che non hanno un’occupazione, giovani, donne, persone con disabilità, lavoratori maturi e lavoratori autonomi che hanno cessato l’attività e si trovano in condizioni di fragilità economica.

E’ necessario essere in possesso di una qualificazione professionale oppure del diploma di scuola superiore di secondo grado o almeno di un periodo di tre anni di esperienza lavorativa documentata relativa all’attività professionale di riferimento. Il percorso si compone di 108 ore di aula e 72 ore di stage in aziende del settore.

Le lezioni potranno svolgersi in un orario compreso tra le 9.00 e le 13.00 e le 14.00 e le 18.00 dal lunedì al venerdì con una percentuale di frequenza obbligatoria al 70% (di cui il 50% nel periodo di stage). Chiantiform è il soggetto attuatore del progetto di cui ente capofila è Ambiente Impresa.

 

“L’obiettivo è quello di formare un addetto tessile ‘contemporaneo’ – dichiara la presidente di Chiantiform Elisa Corneli - che acquisisca competenze tecniche di base e abilità digitali per la realizzazione del prototipo e dei campioni, una figura di modellista con conoscenze specifiche in grado di realizzare il cartamodello in raccordo con la produzione ed il reparto stile”.

Il secondo corso di formazione e riqualificazione professionale punta ad offrire l’acquisizione di competenze legate al processo di realizzazione di prototipi e campioni. Gli addetti che si formeranno al termine di questa esperienza acquisiranno competenze e conoscenze trasversali e specifiche nel settore della produzione di borse e accessori artigianali ed industriali. La struttura del corso prevede 260 ore complessive di cui 156 ore di aula e 104 ore di stage nelle aziende del settore. In questo caso le porte del corso si aprono anche ai giovanissimi (a partire dai 16 anni) che abbiano assolto all’obbligo di istruzione e formazione (qualifica triennale IeFP), ai ragazzi e alle ragazze che abbiano compiuto la maggiore età.

“Il know-how del corso è orientato a formare nello specifico figure - precisa Emanuele Malacarne, Chief industrial Officer Furla – in grado di concorrere in maniera proattiva allo sviluppo delle collezioni, non solo dal punto di vista tecnico ma anche consumer oriented”.

Gli argomenti dei moduli formativi spaziano dalle tecniche di ricerca attiva del lavoro, dalle caratteristiche dei materiali e dalla lavorazione primaria delle pelli ai cicli di produzione di borse e accessori, alle tecniche di lavorazione e allo sviluppo di modelli con tecniche tradizionali e con tecnologie CAD. Il corso è sostenuto con le linee di finanziamento del PNRR, tramite il programma GOL. La percentuale di frequenza obbligatoria è 70% (di cui il 50% sullo stage).

“Manifattura e giovani è il binomio che guida le nostre scelte di programmazione di area e su cui investiamo in termini di risorse, progettazioni e collaborazioni – dichiarano i sindaci Roberto Ciappi, primo cittadino di San Casciano in Val di Pesa e David Baroncelli, sindaco di Barberino Tavarnelle – come quella, prestigiosa e proficua, sorta con l’azienda bolognese, che ha aperto lo stabilimento due anni fa nel nostro territorio, i giovani e le cittadine e i cittadini inoccupati potranno formarsi e lavorare nel polo produttivo e creativo dove nasce l’idea della borsa Furla specializzandosi nella realizzazione della prototipia, quella fase del processo produttivo in cui viene progettato e realizzato il prototipo del prodotto”.

“L’obiettivo – aggiungono - è la creazione di specifiche professionalità nel settore della pelletteria, uno dei simboli del made in Italy e made in Tuscany nel mondo, accompagnata dall’effettiva possibilità di occupazione, che valorizza l’artigianalità locale e il patrimonio manifatturiero che rappresenta e identifica il nostro Paese all’estero”.

“I giovani potranno intraprendere corsi tecnici, attuare esperienze pratiche sul campo e di alta specializzazione e in futuro far parte del team Furla che oggi conta circa 120 addetti nell’hub creativo di Tavarnelle – concludono - abbiamo creato inoltre una sinergia che ha coinvolto direttamente il Centro per l’impiego che si occuperà di fare incrociare domanda e offerta”.

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